In programma un bell’impaginato sul Settecento europeo che parte proprio dall’evocazione del Caos primigenio con Le Chaos dalla Symphonie nouvelle Les Elements di Rebel,. A seguire Vivaldi, con Le Quattro Stagioni e Haendel, con Sweet Bird. Pezzo forte della serata Le Quattro Stagioni in una rivisitazione in chiave contemporanea dell’opera di Vivaldi: una “interpretazione visionaria” che va oltre la tradizionale prassi esecutiva, per raccontare che la natura è destinata a soccombere se non si cambia al più presto direzione. Ci sono delle contrapposizioni molto forti tra “l’antico” della sinfonia del ‘700 e il “moderno”, tra la Natura incontaminata delle origini e l’ambiente violato dall’invasione umana di oggi. Sulle note di Vivaldi, rivisitate in chiave ambientalista, la particolare lettura musicale ha l’intento di sensibilizzare il pubblico sul costante deterioramento a cui la natura è sottoposta a causa degli irresponsabili comportamenti umani. E oggi, in tempo di Corona Virus, questo messaggio si fa ancora più attuale.
Oltre all’esecuzione delle Quattro Stagioni sarà proposto al pubblico un cortometraggio realizzato da Daniele Orlando, primo violino solista dell’orchestra, in collaborazione con Serena Raschellà, che mostra la chiave interpretativa dell’opera: le immagini della Terra com’era e com’è oggi.
Il 30 luglio I Solisti Aquilani saranno a LJUBlJANA per inaugurare la 68ma edizione del festival. Con loro Richard Galliano, fisarmonica e Massimo Mercelli, flauto per un programma che spazia da Tartini a Bach, da Vivaldi a Piazzolla, con un pezzo dello stesso Galliano.
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