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“I Will Carry On”, alla scoperta del nuovo album gli Hexperos

da Redazione

hexperos

Il gruppo di musicisti abruzzesi propone una mescola di classica, neo folk, atmosfere oscure e dark, spirituali e fantastiche con echi celtici e nord europei

REGIONE – Il canto e il flauto, l’arpa, il violino, le percussioni e il violoncello. Fino a campane tibetane, campane di cristallo e gong. Per una mescola di musica classica, neo-folk, atmosfere oscure e dark, spirituali e fantastiche con echi celtici e nord europei. Il tutto con testi originali, da sempre una parte fondamentale delle composizioni degli Hexperos, anche attraverso numerose citazioni. Senza dimenticare il connubio con la creatività di Nicolás Menay, artista cileno.

I Will Carry On – questo il titolo dell’album, il quarto per il gruppo, oltre ad una ristampa che raccoglie tutti i singoli e un Ep – è proposto infatti in un’edizione A5 davvero speciale, arricchito dai disegni a matita realizzati da Nicolás Menay, ad accompagnare ogni brano, nonché dalle fotografie di Antonella Giuliano, che ha catturato i momenti più salienti in studio di registrazione, oltre ad aver realizzato alcune foto artistiche.

Un lavoro corale, dunque, frutto di ispirazione, passione e impegno, per la nuova proposta del gruppo, composto in maggioranza da musicisti abruzzesi. Gli Hexperos peraltro possono vantare un seguito importante sulle piattaforme musicali, come i quasi 35mila ascoltatori mensili su Spotify.

“Fondamentali fonti di ispirazione per l’ultimo album, come in passato, sono la maternità e la natura che tanto si lega alla spiritualità. Il nostro splendido Abruzzo può ben competere con i meravigliosi scorci nordeuropei ed è forse proprio la natura che ci accomuna e che ispira certe sonorità, così come la voce solista, spesso definita eterea, e le melodie del flauto, dell’arpa e degli archi, strumenti principi dell’album” commentano gli Hexperos.

Il nome del gruppo proviene dalle Esperidi, figure della mitologia greca che, secondo la leggenda, custodivano il giardino dei pomi d’oro di Era e cantavano con voce melodiosa, e da Hesperus, la prima stella vespertina, la stella di Venere, la dea dell’amore.

Il progetto nasce da un’idea di Alessandra Santovito. Autrice di musiche e testi, alterna il canto al suono del flauto traverso oppure della traversa medievale, del tin whistle, o di altri strumenti come quelli percussivi con i quali si diverte ad arricchire le performance live e le composizioni in studio. Tra i musicisti che l’accompagnano, Domenico Mancini, violinista eclettico che ha contribuito alla costruzione di ogni album. Un incontro davvero fortunato è stato quello con l’arpista Valentina Locci: “Cercavo da tempo un’anima gemella che sapesse suonare con fantasia l’arpa, strumento fondamentale nelle mie composizioni – commenta Alessandra Santovito -. Valentina ha contribuito in maniera fondamentale all’arrangiamento dei brani”.

Nel nuovo album troviamo, inoltre, il giovane virtuoso percussionista Marco Molino e Loris Baccalà all’handpan, strumento capace di donare tanta pace interiore, protagonista di un intero brano dell’album, dal titolo Where the sea meets the sand. Fondamentale inoltre il contributo del violoncellista Alan Di Liberatore e di Martina Caserio, campane tibetane, campane di cristallo, gong, thetadrum, koshi bell e pines. Fino a Piero Garone dello studio

Garone Production, che ha curato la registrazione ed il mastering dell’intero album con cura, passione, totale dedizione e coinvolgimento.

“Come nella Divina Commedia – aggiunge Alessandra Santovito – chi è nel dolore spesso fa nuovi incontri, condivide le proprie storie. Attraverso la condivisione e l’ascolto delle esperienze altrui si cresce, si trova una luce nell’oscurità. Nell’album sono contenuti due omaggi a Dante Alighieri, nel settimo centenario dalla morte del sommo Poeta”.

Dall’album è estratto un singolo, Narcissus. “Il testo di Narcissus è un gioco di citazioni con numerose coppie di figure mitologiche, ma le storie vengono rovesciate, gli eroi non accorrono in soccorso delle proprie eroine, ma le lasciano soccombere o sono la causa della loro rovina. Queste, per sopravvivere, devono salvarsi attingendo dalle proprie risorse” commenta sempre la cantante.

Gli Hexperos hanno all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero. Tra gli eventi più importanti: Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali a Roma nell’ambito della Notte dei Musei, Wave Gotik Treffen a Lipsia, Elfia Fantasy Festival di Arcen in Olanda.

L’etichetta discografica spagnola In the Morning Side Records ha già in programma una ristampa in vinile dell’intero album.

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