PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo la nota del capogruppo di Forza Italia (Regione Abruzzo) Sospiri su emergenza balneazione e sindaco Alessandrini “Trasudare spavalderia, dopo una bella vacanza in montagna, lontano dal mare pescarese, non cancella la gravità dell’operato politico e amministrativo del sindaco di Pescara Alessandrini che, pur sapendo che il mare di Pescara era contaminato da feci e liquami, lo ha tenuto segreto e ha consentito a centinaia di persone di farsi il bagno in quel mare. Se pensa di cavarsela bollando tutta la vicenda come una ‘polemica estiva’ ha fatto male i suoi calcoli: intanto il 3 settembre alle 11 in punto dovranno tornare in Commissione regionale Vigilanza l’assessore all’Ambiente Mario Mazzocca, il Direttore dell’Arta Damiani e la Asl, ai quali abbiamo già posto delle domande e ora vogliamo risposte chiare per capire le responsabilità di quanto accaduto nel capoluogo adriatico a partire da aprile scorso. Forse Alessandrini dovrebbe dare seriamente ascolto alla città, prim’ancora che a quella politica di sinistra che lo trattiene per la giacchetta, città che oggi con un coro unanime chiede le sue dimissioni immediate”. È il commento del Capogruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, alle bordate odierne del sindaco Alessandrini sull’emergenza balneazione.
“Evidentemente l’ozio di Russel ha resettato la memoria del sindaco Alessandrini al quale farebbe bene un breve riepilogo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: il 28 luglio ha saputo che si era rotta la condotta fognaria di via Raiale e che nel mare si stavano scaricando 30milioni di litri di feci e liquami, ma ha deciso di non farlo sapere alla città; il 31 luglio ha avuto la conferma ufficiale che il mare era inquinato, ma ha scelto di non dirlo alla città; il primo agosto avrebbe firmato l’ordinanza di divieto di balneazione, ma anche in questo caso ha scelto di non dirlo alla città, anzi non ha neanche pubblicato l’ordinanza sull’albo pretorio, rendendo nulla la stessa eventuale ordinanza. Il 7 agosto lo stesso Alessandrini si è presentato in Commissione comunale Vigilanza e ha confessato il proprio operato, e oggi, dopo una rinfrescante vacanza in montagna, viene a dire che le polemiche strumentali sono colpa dell’opposizione? Ovvero la colpa dell’opposizione è stata quella di aver aperto il vaso di Pandora e aver fatto luce sui suoi segreti e di averlo costretto a far sapere alla gente che si stava facendo il bagno al mare tra le feci? La colpa delle opposizione è stata quella di aver messo al primo posto la salute dei cittadini e di non aver fatto una stima dei ‘costi-benefici’ come ha fatto lui? Dunque per Alessandrini aver mentito alla città, aver messo a rischio la salute dei bagnanti e aver infranto una norma è solo una ‘polemica estiva e strumentale’, paragonabile ai topless di Time Square? Credo, in tutta franchezza, che il sindaco Alessandrini abbia perso il senso della misura e, soprattutto, del rispetto per i 127mila abitanti che dovrebbe amministrare, senza contare tutti i turisti che avevano scelto di trascorrere le proprie ferie a Pescara. E credo che il ritorno alla realtà e al confronto con i cittadini sarà molto duro per il sindaco, che nel frattempo dovrà prepararsi a giorni molto caldi con la sua coalizione di centro-sinistra – ha proseguito il Capogruppo Sospiri -. Si partirà il 3 settembre, quando in Commissione regionale Vigilanza ascolteremo in primis l’assessore Mazzocca e il Direttore Arta Damiani dai quali pretenderemo risposte: il Comune quando ha avvisato la Regione Abruzzo dello sversamento in mare? Quando e se ha trasmesso alla Regione l’ordinanza di divieto di balneazione? Come intende censurare la Regione Abruzzo il comportamento del Comune che ha tenuto nascosto l’inquinamento del mare? Perché la Regione non è intervenuta per divulgare l’emergenza in atto a fronte del black out amministrativo del Comune che stava violando una norma? Cosa si sta facendo ora per impedire che simili episodi si verifichino di nuovo con ulteriori sversamenti di feci nel mare? E l’Arta, quando e come ha autorizzato l’Aca a gettare acido peracetico nel mare per contenere i livelli dei colifecali? E soprattutto, aveva il poter di rilasciare quell’autorizzazione? E infine, perché anche l’Arta ha taciuto su un’emergenza di sua competenza? Il 3 settembre sarà il V-day, ossia il giorno della verità su una vicenda piena di lacune e omissioni di estrema gravità”.
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