Andrà in scena domenica 7 febbraio nell’auditorium Cianfarani del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”
CHIETI – Domenica 7 febbraio alle ore 10.30 nell’auditorium Cianfarani del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” di Chieti, andrà in scena il Carnevale Tradizionale Abruzzese a cura della Campagna Tradizioni Teatine.
Sarà presentato uno spaccato del Carnevale di una volta: riti, maschere, balli, piatti, Re Carnevale e sua moglie, il canto dei mesi, i nastri colorati intorno al palo fiorito. Adulti e bambini potranno assistere in maschera e, al termine dello spettacolo, presso la biglietteria, sarà distribuito l’edizione 2016 del “Taccuino dei Musei abruzzesi” e visitare gratuitamente le collezioni del Museo.
“Il carnevale tradizionale abruzzese è stato rivitalizzato a partire dalla fine degli anni ’90 con una serie di esperimenti nel Chietino – afferma il professor Francesco Stoppa, direttore del Centro di antropologia culturale dell’Università d’Annunzio -. Il carnevale abruzzese è una festa di grande complessità, di grande valore storico, una eredità ingiustamente sminuita a favore dei modelli carnevaleschi consumistici, importati, estranei alla nostra cultura e privi di contenuti ed è altrettanto spettacolare rispetto ad altri ma enormemente più partecipativo: una caratteristica che mette in grado di eliminare molte barriere e renderlo una vera festa corale.
Il Carnevale – prosegue il professor Stoppa – è una festa rituale di transizione, trasformazione, rovesciamento delle parti, sacrificio, purificazione e dell’ordine delle cose della natura ristabilito. La Compagnia tradizioni teatine presenta uno spaccato del carnevale com’era una volta: spiegando in maniera divertente, piacevole e spettacolare gli antichi riti, le maschere, i balli, i canti e i piatti da consumare a Carnevale.
Il programma, con inizio alle 10, prevede il pianto dei Pulegenella e la loro vestitura, il Canto dei mesi, lo “scappa e fuje” il canto di Re Carnevale e il suo processo in una satira attualizzata ai temi popolari con un giudice che introduce i capi d’accusa per l’imputato con tanto di avvocati e testimoni, la morte di Carnevale, la “Scura maje”, il ballo della quadriglia e quello propiziatorio del palo intrecciato”.
La rievocazione storica in quadri viventi è curata dalla Compagnia Tradizioni Teatine composta da Teatro del Sangro di Lanciano, Lu Ramajette di Chieti, Fontevecchia di Spoltore e il Cata. La manifestazione è organizzata con il patrocinio del Ministero dei Beni culturali, Polo museale dell’Abruzzo, Museo archeologico nazionale d’Abruzzo, Camera di commercio e del Comune di Chieti.
Saranno presenti Lucia Arbace, direttore del Polo museale d’Abruzzo per un saluto iniziale assieme a Giovanni Legnini vicepresidente del Csm e l’assessore alla cultura del comune di Chieti Antonio Viola.