“Non ripartiamo da zero come lo scorso anno – esordisce Mister Lello Di Camillo – quando comunque abbiamo fatto un egregio lavoro che possiamo così ora portare avanti. Da ricordare che abbiamo raggiunto un ottimo risultato sfiorando la permanenza nella categoria ma avendo ricominciando completamente dalle ceneri della squadra che era retrocessa dalla Serie A. Si fa ora tesoro di quanto fatto di buono: anche se per questa nuova annata alle porte la squadra non è rimasta in blocco, il gruppo di ragazze esperte che avevamo saranno di nuovo con noi e questo sarà il punto di inizio. A differenza dell’anno passato avremo delle ragazzine giovani sulle quali punteremo di più sull’onda dell’esperienza che hanno maturato finora. Nella rosa sono stati inseriti anche un paio di elementi nuovi”.
Il mister poi spiega a che punto è in questo momento la squadra che non è ancora al completo come organico.
“Giocheremo domenica in Coppa Italia, ma il Campionato inizierà fra quaranta giorni e nell’arco di questo periodo vorremmo arricchire la rosa con due o tre nuove giocatrici. Sappiamo di avere dei ruoli non ancora totalmente coperti, cercheremo di supplire alla cosa al più presto trovando le persone giuste. Nel campionato scorso dopo tanti sacrifici siamo stati beffati all’ultima giornata, si ripartirà dunque in una categoria inferiore: l’impegno sarà lo stesso, in linea di massima le squadre sono quelle già affrontate nell’ultima stagione, disputeremo perciò un campionato molto difficile, si faranno ancora più chilometri, si andrà a sud di frequente”.
All’Angelini domenica arriva il Real Bellante.
“In coppa scenderemo in campo con una formazione largamente rimaneggiata – sottolinea Mister Lello Di Camillo – al momento anche alcune ragazze in organico non sono disponibili, però per noi deve essere una partita da vincere e allo stesso tempo anche un banco di prova per le giocatrici che ora sono pronte per andare in campo, poi nei prossimi incontri inseriremo le altre che non saranno disponibili in questa occasione e speriamo di completare la squadra in tempo per l’inizio del campionato. Le partite di coppa servono, abbiamo fatto una prima fase di preparazione, non siamo ancora pronti, ma al campionato mancano quaranta giorni, adesso bisogna completare la parte atletica e cercare di giocare parecchio per dare la giusta amalgama e affinità di gioco alla squadra. Avremo le tre partite di coppa nelle quali potremo valutare anche a che punto si trovano le altre visto che incontreremo due squadre della nostra stessa categoria. Disputeremo anche due o tre amichevoli di buon livello per cercare di arrivare pronti al campionato”.
I tifosi si chiedono quali saranno gli obiettivi del Chieti Calcio Femminile per la stagione alle porte e anche su questo Mister Lello Di Camillo è molto chiaro:
“Anche lo scorso anno non ci siamo posti degli obiettivi: quando c’è una ristrutturazione in corso non sei in grado di farlo. È chiaro che comunque si può raggiungere qualsiasi risultato: si è visto nel campionato passato da noi disputato nel quale abbiamo lavorato benissimo nella prima fase fino a gennaio ottenendo risultati di gran lunga superiori a quelli che ci aspettavamo, poi da febbraio in poi c’è stata una leggera flessione che abbiamo pagato a caro prezzo complice anche la rosa ristretta, visto che giocavano sempre le stesse ragazze. Siamo stati anche fortunati nel non incappare in troppi infortuni. Ci siamo presi la soddisfazione di aver disputato un ottimo campionato ed anche l’amarezza per come è andata a finire, ma fa parte del gioco. Ora si riparte con la stessa voglia di fare bene. Non pongo limiti: siamo una società che si può permettere di raggiungere qualsiasi risultato, certamente si dovrà vedere come si svilupperà la stagione visto anche il fatto che dobbiamo ancora completare la squadra, molto dipenderà da quest’ultimo fattore. Al momento non siamo competitivi per vincere pur essendo noi una formazione di rispetto per la categoria. Inserendo due o tre elementi buoni magari ce la potremo giocare, non abbiamo ora delle certezze, c’è un altro mese per trovare queste nuove giocatrici, proveremo a fare del nostro meglio. La società non mi chiede di vincere, pian piano attraverso il completamento della squadra magari ci riusciremo, in caso non succeda ci accontenteremo di continuare il nostro processo di crescita sperando che prima o poi torneremo a giocare almeno una categoria più in alto”.
Per quanto riguarda il campionato che inizierà fra poco più di un mese questo il parere del mister:
“Ci sono delle squadre nuove che non conosco sulle quali non posso dare giudizi. Le altre sono più o meno quelle da noi già affrontate l’anno scorso. Andremo a giocare su campi sempre abbastanza ostici. A Napoli hanno costruito un’ottima squadra che è, a mio giudizio, sulla carta la meglio attrezzata e lotterà per vincere. Ci sono poi Trani, Salento, Ludos Palermo abituate a questa categoria che hanno dei buoni elementi, in particolare il Salento è in crescita. Il Grifone Gialloverde non ha smantellato l’organico anzi lo ha migliorato e quindi lo vedo bene e vicino al Napoli. Noi possiamo promettere di migliorare la squadra, alla fine è sempre il campo a dare responsi, vedremo cosa succederà. Io mi auguro che saremo una realtà del campionato come Chieti merita. Se noi riusciamo ad aggiungere, come ho detto, due o tre elementi di spessore alla squadra che abbiamo in questo momento sicuramente non saremo una sorpresa, ma lotteremo per cercare di vincere. È difficile trovare delle giocatrici: devi essere fortunato nello scovare la persona giusta ed avere budget a disposizione. Ora noi siamo una società diversa rispetto alla passata stagione perché siamo liberi da tanti altri pensieri ed è un buon punto di partenza. Se avremo la fortuna di trovare le giocatrici giuste, la società stessa è pronta anche a fare uno sforzo per cercare di rendere la squadra più competitiva. Conosco bene l’ambiente e dunque non voglio sbilanciarmi troppo: se siamo fortunati nel pescare bene, potremo lottare e giocarcela”.
Infine le considerazioni sulla rosa che in questo momento ha a disposizione:
“Le conferme sono le stesse che avevamo avuto l’anno scorso, per me sono ormai una garanzia, so cosa possono dare in campo, hanno disputato con noi anche la Serie A dunque hanno una buona esperienza, sono attaccate alla squadra ed hanno la massima fiducia da parte mia e della società. C’è stato un graditissimo ritorno, Chiara Scioli, che lo scorso anno non ha giocato con noi. Abbiamo acquistato una ragazza dall’Ortona, Alessia Di Santo, che ha disputato sempre la Serie C e Laura Libutti che ha avuto delle esperienze anche in Francia a Spagna: entrambe sono venute da noi con grande entusiasmo e si stanno già allenando con grande voglia. Ho portato in prima squadra cinque ragazze della cosiddetta Primavera: da loro mi aspetto tanto sotto l’aspetto della professionalità. Già sanno che andranno a giocare un minutaggio abbastanza basso, ma quest’anno deve servire loro come esperienza visto che lavoreranno a ritmi diversi rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Qualcuna magari potrà darci un apporto maggiore di quello che mi posso aspettare.
Noi abbiamo sempre lavorato sulle giovani perché per una società che vuole avere continuità deve per forza avere un settore giovanile e puntarci. Ogni tanto alcune delle ragazzine che nel corso degli anni sono state con noi mi hanno un po’ deluso perché, sotto l’aspetto della professionalità, non sempre hanno ricambiato la società nel giusto modo. Alle volte i genitori sono troppo pressanti, forse esuberanti, in alcune situazioni non capiscono le reali possibilità dei propri figli e si intromettono anche troppo facendo anche un danno a loro senza volerlo. Il Chieti Calcio ovviamente ha sempre fatto delle scelte e le farà anche in futuro.
In senso generale ognuno può fare come vuole, ma mi permetto di dire ai genitori che noi siamo una società che già dà abbastanza fiducia e rispetto alle ragazze e cerchiamo di portarle su e coinvolgerle, ma non sempre loro capiscono come sono state premiate. Un altro fattore deludente è che spesso a non capirlo sono proprio i genitori e si va dunque a lavorare in un ambiente difficile da gestire. Il calcio è sport e deve essere fatto in un certo modo e con determinate regole. Quando ho portato i miei figli in un’altra società mi sono affidato completamente allo staff e ai dirigenti della stessa dunque consiglio di fare sempre così. Ho cercato ogni anno di accelerare il processo di crescita delle giovani per renderle importanti e parte del progetto, ma a volte non sono rimasto contento del risultato. Lo zoccolo duro della società è compatto, le ragazze esperte sono rimaste con noi, spero che le giovani ci seguano al meglio perché anche il loro apporto potrà andare a vantaggio di tutti: c’è ampia possibilità di poter lavorare bene”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter