” Casse vuote – l’ombra del default ” ,denunciano i consiglieri PD della Commissione Finanze
PESCARA – I consiglieri PD della Commissione Finanze ,Camillo D’Angelo,Enzo Del Vecchio e Gianluca Fusilli in un comunicato parlano di una situazione economica drammatica che rischia di far saltare il banco del Comune di Pescara, mentre l’amministrazione farebbe finta di nulla e, anzi, continua ad annunciare grandi opere e spese non più sopportabili.Si legge nella loro nota:
I rumors che circolavano nei corridoi del Comune hanno trovato una prima parziale conferma nei dati raccolti in queste ore e che evidenziano una cassa ferma intorno ai 4,5 milioni di euro, dei quali la metà impegnati per gli stipendi del mese di marzo, e la restante parte assolutamente insufficiente per far fronte agli oltre 20 milioni di euro di mandati sospesi presso gli Uffici di Ragioneria. Le cose, purtroppo, non andranno meglio nei prossimi mesi e, a meno di imprevedibili e cospicue entrate di cui non vi è notizia, non è da escludere il ricorso ad una anticipazione di cassa visto che anche le risorse vincolate per investimenti sono state in parte già utilizzate. La difficoltà dovuta alle incertezze da parte del Governo nazionale riguardo alla definizione della TARES e dell’IMU, che hanno praticamente imbalsamato i bilanci comunali, non sono certamente una novità e proprio per questo avrebbero dovuto far elevare l’attenzione dell’amministrazione sulla qualità della spesa.Una spesa, quella del comune di Pescara, che non è più compatibile con la folle immaginazione di chi, dopo quattro anni di letargo, immagina di dar corso ad una serie infinita di interventi nel settore dei lavori pubblici o nella copertura di posti in pianta organica, soprattutto di fascia dirigenziale, senza una presa di coscienza consapevole della necessità di un cambio di marcia che l’ente deve assolutamente intraprendere. Immaginare di bissare anche per quest’anno una imposizione fiscale nella misura di quella fatta nel 2012 con l’IMU sapendo che l’introduzione della TARES già comporterà per i cittadini un aumento per tale tributo stimato mediamente tra il 30% ed il 40%, rispetto a quello sostenuto con la TARSU, rappresenterebbe il colpo finale ad una società economica e sociale già stremata da una crisi generale che non accenna a diminuire. Il quadro che si è delineato e che vieppiù si va consolidando non può non far maturare l’assoluta necessità di una comune responsabilità tra maggioranza ed opposizione riguardo alle scelte ed alla programmazione della finanziaria comunale che abbisogna, già da oggi, di una attenta analisi delle reali potenzialità del nostro Comune limitando, da subito, il ricorso ad una spesa che non si è più in grado di sopportare. In questo senso ci attiveremo da subito, attraverso la Commissione consiliare competente, per l’audizione dell’Assessore e dei Dirigenti competenti oltre che sentire il Collegio dei Revisori dei Conti perché possa essere reso noto a tutti le reali dimensioni della situazione economico-finanziaria dell’ente.L’auspicio è di non arrivare al mese di giugno, data ultima per l’approvazione del bilancio, con l’incertezza dell’anno 2012 e, soprattutto, dovendo prendere atto di spese inopportune già fatte.
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