CHIETI – Il Cus Chieti soffre ma vince in casa contro la Defensor Viterbo. Dopo la roboante vittoria della scorsa settimana a La Spezia contro la Sogeit, qualcuno si sarebbe aspettato una partita abbastanza facile contro le laziali (arrivate in Abruzzo con soli 4 punti all’attivo) ed invece è scaturito un match molto duro, tirato punto a punto fino alla fine e molto equilibrato.
Difficile spiegare perché il Cus soffra così tanto contro compagini di bassa classifica ed invece spesso contro quelle di alta offre prestazioni di altissimo livello: in futuro sarebbe meglio non arrivare a fine gara col patema d’animo e magari, con meno errori (troppe indubbiamente le 18 palle perse contro Viterbo), giocare un basket più fluido e preciso per non rischiare di perdere punti per strada.
La cronaca si apre dopo appena 20??con il primo canestro di Olheim che non a caso sarà la top scorer della giornata con ben 20 punti alla fine. Dopo un bel tiro in sospensione di Gonzalez che porta le sue sul 6-3 al 4?20??, arriva l’immediata risposta di Richter che mette a segno una splendida bomba da tre riequilibrando subito il punteggio. La prima frazione si chiude sul 12-10 per le cussine.
Il secondo quarto si apre nel segno di Gatti che mette a segno 4 punti consecutivi (16-10), ma Viterbo c’è e mette in chiaro di volersela giocare fino in fondo con Richter in gran spolvero: il primo sorpasso avviene al 5? proprio con lei (18-19), poi prima Zanella, subentrata momentaneamente ad Olheim, mette dentro il canestro del 20-19 e poi ancora Richter con una strepitosa tripla rimanda avanti le sue 20-22. De Luca a 1?35?? dal termine della frazione porta il Cus sul 24-23 conquistandosi con grinta un bel pallone e segnando da due. Si va, però, all’intervallo lungo sul 24-24, dunque in perfetto equilibrio: Richter da sola ha messo a segno la metà dei punti della sua squadra tenendola dentro il match.
Anche la terza frazione è un’autentica battaglia. Buona la partenza di Yordanova (5 punti consecutivi) con Viterbo che mostra i denti (26-27 a suo favore al 2?30??). A metà tempo il momento più difficile per il Cus, sotto 30-35 grazie ad una perfetta trasformazione da 2 di Serafini.
Peccato per un’ottima palla recuperata da Silva ma non trasformata al 7?: non girano bene le cose alla giocatrice, troppo imprecisa al tiro (1/5 da due e 0/2 da tre a fine partita). Olheim, in stato di grazia, prende per mano le compagne e continua a segnare punti su punti: a 34?? dal termine del quarto fissa lo score sul 39-37 con un 1/2 ai liberi.
L’ultimo quarto è tiratissimo: Viterbo è sempre lì ed al 4? si porta ad un solo punto (41-40) con una tripla di Serafini. Olheim risponde però subito alla stessa maniera (44-40). L’allungo decisivo per il Cus è ancora opera di Olheim al 7? con un’altra bomba da tre (51-42). Il match si chiude a 4?? dal termine con De Luca che subisce fallo e trasforma entrambi i liberi: il finale dice 53-46 ma che sofferenza!
Onore alla Defensor Viterbo che, viste le potenzialità mostrate, non merita la posizione di classifica occupata attualmente e sicuramente avrà la forza di tirarsi fuori da una situazione indubbiamente complicata. Il Cus Chieti incamera altri due importantissimi punti e rimane in testa: ormai è una lotta a quattro (Cus, Termocarispe La Spezia, Passalacqua Spedizioni Ragusa e Sogeit La Spezia) per conquistare la migliore posizione in griglia playoff e sarà una vera lotta fino al termine della Regular Season.
TABELLINO:
Cus Chieti – Defensor Viterbo 53 – 46 (12-10, 24-24, 39-37)
Cus Chieti: Marino M. NE , De Luca C. 4 , Iannucci F. NE , Zanella M. 2 , Tognalini F. 4 , Olheim J. 20 , Silva E. 4 , Gonzalez D. 13 , Gatti V. 6 , David N. , All. Caboni Giuseppe
Defensor Viterbo: Gasbarri M. NE , Scoscia S. , Yordanova R. 10 , Romagnoli A. 1 , Seralessandri S. , Scaramuccia M. NE , Richter A. 12 , Serafini C. 7 , Scimitani S. 7 , Spirito L. 9 , All. Scaramuccia Carlo
Arbitri: Alessio Dionisi, Giuseppe Petrone
Note: Cus Chieti tiri liberi 7/8 (87,5%), Defensor Viterbo tiri liberi 9/13 (69,2%)
IMPRESSIONI A FINE GARA:
Josefin Olheim, guardia del Cus Chieti: “Ho dato il massimo oggi, anche se credo di aver giocato meglio in altre occasioni. Abbiamo vinto giocando di squadra. È difficile spiegare perché affrontando contro team come la Sogeit La Spezia facciamo ottime prestazioni e con altre di media o bassa classifica invece no. Abbiamo comunque conquistato i due punti ed era molto importante farlo visti i risultati delle altre”.
Giuseppe Caboni, coach del Cus Chieti: “Trovo insopportabile soffrire in questa maniera. Mi sembra arrivato il momento di pretendere prove di ben altra caratura e sicurezza da parte della squadra. So che ho a disposizioni giocatrici giovani che possono avere alti e bassi, però vedere alla fine di una partita del genere un numero così alto di palle perse (ben 18) non va assolutamente bene. Match come questi si possono perdere, per fortuna invece sono arrivati i due punti. Dopo i primi due quarti la Richter aveva segnato la metà dei punti di Viterbo: con noi già all’andata fece una partita grandiosa, castigando ogni nostro errore difensivo. Stavolta, dopo aver sistemato le cose stringendo le maglie in difesa, le cose sono andate un po’ meglio. Ci sono stati, però, troppi tiri sbagliati. Bisogna assolutamente strigliare la squadra, prendendola di polso. Quando si va al tiro, la componente psicologica è importantissima: non si può anzi non si deve partire con l’idea che lo si sbaglia”.
Carlo Scaramuccia, coach della Defensor Viterbo: “Non era certo questa la partita che ci doveva dare punti nella nostra tabella di marcia. Certo, per come si era messa, potevamo portare a casa punti preziosi. Si sono sentite le assenze di giocatrici per noi molto importanti e siamo stati penalizzati dalle rotazioni. Alla fine la stanchezza ha così prevalso. Se giocassimo sempre in questa maniera le cose andrebbero meglio. Quest’anno non siamo mai stati assistiti dalla fortuna. Secondo me la classifica è bugiarda: siamo ai livelli di Battipaglia, Siena, Napoli o Ancona. Faremo i playout, ma giocando così ci salveremo, ne sono convinto. Non scordiamoci che abbiamo dato del filo da torcere alla prima”.