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Il maresciallo Claudia Papale a Vardirex 2019

da Redazione

Il Sottufficiale originario di Sulmona ha garantito i contatti con la Prefettura di Lodi

riunione operativa Lodi

La seconda edizione dell’esercitazione “Vardirex”, che nella scorsa settimana ha visto molti comuni di Liguria e Lombardia coinvolti in molteplici simulazioni emergenziali complesse che hanno impegnato personale delle Forze Armate, della Protezione Civile e dell’ANA, è terminata riscuotendo grande successo per come è riuscita a coordinare sul campo tutti gli attori intervenuti con grande professionalità e tempestività. Anche il Capo della Protezione Civile Angelo Borelli ha riconosciuto, durante la visita alle fasi finali dell’esercitazione, che la cooperazione tra Protezione Civile e Forze Armate andrebbe ulteriormente rinforzata: “Stiamo lavorando per creare delle unità di personale dedicato alle attività di protezione civile, quindi mi auguro che quanto prima possiamo raggiungere anche questo risultato”.

Sono state, quindi, molteplici le pedine messe in campo per questa seconda edizione della “Vardirex”, tutte fondamentali e tutte strettamente connesse l’una all’altra per poter ottimizzare non solo l’efficienza degli interventi sul campo ma anche la tempistica.

Tra gli attori che hanno giocato un ruolo di fondamentale importanza, il Maresciallo Claudia Papale, effettiva al 10° reggimento Genio Guastatori di Cremona dal 2014 con incarico Comandante di Plotone ACRT (Advanced Combat Engineer Reconnaissance Team), capacità delle unità guastatori che consente di condurre esplorazioni a lungo raggio e garantire la percorribilità di itinerari ad elevato rischio di IED (Improvised Explosive Device, ovvero ordigni esplosivi improvvisati) procedendo quindi nella complessa operazione di ricerca ed eventuale rimozione della minaccia. Il ruolo svolto dal Sottufficiale per la “Vardirex” è stato quello di garantire i collegamenti con la Sala Operativa della Prefettura di Lodi, che nel caso di situazione emergenziale verrebbe attivata con immediatezza per coordinare le operazioni di soccorso.

Per la Papale non era questa la prima occasione in cui si è trovata ad operare in una situazione di simulazione emergenziale, avendo preso parte lo scorso aprile all’esercitazione “Elliot the Dragon” che si è svolta a Sulmona e che ha avuto come tema principale la simulazione degli effetti di un incendio di vaste proporzioni. Nel mese di luglio, poi, la simulazione di un alluvione nella zona di Popoli (PE).

Claudia ha quindi gestito, nei tre giorni di attività, tutte le informazioni che mano a mano riceveva in tempo reale dagli uomini del reggimento guastatori che stavano operando in varie aree del lodigiano per mantenere aggiornata la Sala Operativa e consentire quindi alla macchina dei soccorsi di poter operare nel complesso in modo perfettamente coordinato. Aspetto, quello del coordinamento, che riveste una importanza fondamentale nella gestione di qualsiasi tipo di emergenza.

Appassionata di sport (ha partecipato a molteplici competizioni sportive nelle discipline dello sci del nuoto e della corsa, arrivando ad ottenere brillanti successi) si è classificata al primo posto, nel 2013, al campionato di “Acquathlon”, competizione che prevede un percorso misto di 200 metri di nuoto e 5 km. Di corsa.

La sua storia militare inizia nel 2006 a Sulmona come VFP1 (Volontario in Ferma Prefissata di 1 anno), ma è nel 2011 che riesce a fare il “salto di qualità” partecipando al 14° corso “Patria” per Allievi Marescialli al termine del quale, tre anni dopo, viene destinata al reggimento cremonese, con sua grande soddisfazione.

Partecipa a diverse operazioni in ambito nazionale (“Strade Sicure” a Milano nel 2008 e Roma nel 2016, “EXPO” nel 2015 e “antisciacallaggio” nelle zone terremotate di Amatrice nel 2016) ed internazionale (Libano 2009).

Proprio nel territorio libanese ha l’occasione di raggiungere un primato particolare: è infatti la prima militare donna ad affrontare le operazioni di sminamento dell’area minata al confine, nel rispetto della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 170 del 2006. Primato che le permette di ricevere, nel 2017, il premio “Suffoletta” a Roccaraso, riconoscimento che viene dedicato al personale abbruzzese che si è particolarmente distinto nel proprio campo.

L’esperienza “Vardirex” rimane per la Papale un importante tassello nel suo cammino professionale ed umano: “Questa esercitazione è stata per me una importante e preziosa occasione per accrescere la mia preparazione, ho avuto l’occasione di potermi confrontare con tutti i rappresentanti delle forze dell’Ordine, dei Vigili del fuoco, della Protezione Civile, ed ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa nel complesso iter gestionale delle emergenze. Un esperienza di cui farò tesoro anche umanamente”.

Ora un breve periodo di riposo accanto al marito, un collega sposato nel 2015, ed al piccolo Marco, di due anni, prima di rimettere la mimetica e riprendere quel lavoro che la appassiona e che la rende sempre fiera di portare il tricolore cucito addosso.

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