Riflessioni e letture poetiche a cura di Anna Colaiacovo e dell’Autrice L’individuo, che vive di contrasti all’interno della società, avverte l’esigenza di uno spazio tutto per sé che lo identifichi, lo separi e lo protegga dall’altro, che risponda al bisogno di controllare, delimitare, conoscere, per poi esplorare, rischiare: il giardino come estensione dello spazio in cui riflettere, o rifrangere la sua identità, i suoi bisogni, i suoi ricordi.
Il giardino come locus amoenus e allo stesso tempo recinto, per ritrovarsi in un luogo non solo fatto di bellezza, ma luogo reale in cui volgere l’attenzione sull’io, sui dubbi, sulle ombre, per rigenerarsi e riaprirsi a nuovi spazi. Ingresso libero.
L’individuo, che vive di contrasti all’interno della società, avverte l’esigenza di uno spazio tutto per sé che lo identifichi, lo separi e lo protegga dall’altro, che risponda al bisogno di controllare, delimitare, conoscere, per poi esplorare, rischiare: il giardino come estensione dello spazio in cui riflettere, o rifrangere la sua identità, i suoi bisogni, i suoi ricordi. Il giardino come locus amoenus e allo stesso tempo recinto, per ritrovarsi in un luogo non solo fatto di bellezza, ma luogo reale in cui volgere l’attenzione sull’io per rigenerarsi, aprirsi a nuovi spazi, per diventare luogo di invenzione possibile, giardino del mondo.
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