Importante vittoria del Modena sul campo di un Pescara apparso rinunciatario e privo di idee. Per i biancazzurri si tratta della seconda sconfitta di fila. I “canarini” invece inanellano il quinto risultato utile.
I MODULI TATTICI – Di Francesco cambia modulo e formazione ancora una volta. Rispetto alla partita con il Padova, Sembroni sostituisce lo squalificato Mengoni e Mazzotta prende il posto di Petterini. Il cambiamento più significativo riguarda però l’assetto tattico. Di Francesco abbandona il 4-4-1-1 presentato nell’ultima gara e torna al 4-3-1-2: il trequartista però non è Verratti, come quindici giorni fa, ma Bonanni.
Mossa a sorpresa anche per Bergodi che rinuncia a Pasquato e inserisce sull’out sinistro Mazzarani, che insieme a Bellucci e Giglioli forma il trio di trequartisti alle spalle di Stanco.
Così, al 10′, Cascione viene liberato al tiro da Bonanni, ma la sua conclusione finisce alta, mentre al 13′ il Pescara ha la più ghiotta occasione del match: su assist di Ganci, infatti, Sansovini centra la traversa , l’ennesima della stagione per i biancazzurri.
BONANNI SPAESATO, BELLUCCI-GIGLIOLI COPPIA D’ASSI – Proprio sul tiro di Sansovini finisce la gara del Pescara. Da qui in poi è solo Modena. I 5 centrocampisti, come detto, si impossessano del campo. Giglioli e Belucci, in particolar modo, mettono in forte imbarazzo Cascione e Tognozzi e sono proprio loro due a creare le occasioni più pericolose dei “canarini”, gol compresi.
A questo punto, con il Modena in vantaggio, si scatena Giglioli. Al 30′ arriva sul fondo e crossa pericolosamente in area, dove nessun compagno riesce a deviare in rete. Al 35, il numero 20 gialloblù, salta Zanon ed effettua un cross rasoterra, dove prima Stanco e poi Mazzarani, mancano la deviazione.
Il Pescara assiste a queste azioni, incapace di reagire. L’unico brivido per la pota di Alfonso arriva su un rinvio di Pinna che trova lo scatto di Sansovini, ma il successivo passaggio del numero 9 biancazzurra in direzione di Ganci, trova quest’ultimo in fuorigioco,
DI FRANCESCO IMMOBILE – Nella ripresa ci si sarebbe aspettati che Di Francesco cambiasse Bonanni, inserendo uno tra Stoian e Verrati in modo da avere in campo un trequartista vero in grado di verticalizzare la manovra. Il tecnico abruzzese invece ripresenta lo stesso 11 del primo tempo e viene immediatamente punito.
CAMBIANDO SI SBAGLIA – Di Francesco cerca di porre rimedio alla gara effettuando un doppio cambio al minuto 12. Fuori Tognozzi e Ariatti dentro Verratti e Stoian. Le sostituzioni però, non sortiscono alcun effetto, ma, anzi, peggiorano ula situazione.
Schierato infatti con un inedito 4-1-3-2 il Pescara si trova totalmente spezzato in due tronconi. La squadra non riesce ad abbozzare la benchè reazione perché Bonanni, spostato a destra, continua nella sua personale interpretazione di attore mimo, Verratti non trova mai la posizione, mentre Stoian, al debutto stagionale, risulta ancora fuori forma.
Per il Modena è facile controllare la partita e portare a casa un successo che mancava dal 5 settembre (1-0 in casa contro il Padova).
PESCARA, DOV’E’ IL GIOCO? – Nel Pescara, al di là della sconfitta, preoccupa il passo indietro mostrato sul livello del gioco. Di Francesco ha provato a cambiare qualcosa rispetto alla scialba prestazione di Padova, ma con scarsi risultati. Questa squadra al momento ha bisogno di certezze. Oggi, queste certezze, non c’erano.
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