ROMA – È morto Gabriele Ferzetti, uno degli interpreti più amati del cinema e del teatro italiano: aveva 90 anni, era nato a Roma il 17 marzo 1925. Tra le sue interpretazioni più celebri, «La provinciale» di Mario Soldati (era il marito tradito da Gina Lollobrigida), «Le amiche» e «L’avventura» di Michelangelo Antonioni, «La lunga notte del ‘43» di Florestano Vancini, «A ciascuno il suo» di Elio Petri, «L’Arcidiavolo» di Ettore Scola, ma anche la «Bibbia» di John Houston.
Gli esordi della sua lunga carriera si registrano a teatro con Pirandello e Williams. Ma è al cinema che Ferzetti deve la sua popolarità. Scoperto, amato da registi del calibro di Mario Soldati («La provinciale» con Gina Lollobrigida), Michelangelo Antonioni («Le amiche», «L’avventura»), Nanni Loy e Florestano Vancini («La lunga notte del ’43»). Film impegnati, militanti per il grande attore italiano diretto da Elio Petri («A ciascuno il suo»), Mauro Bolognini («Un bellissimo novembre»), Luigi Zampa («Bisturi la mafia bianca»), Liliana Cavani («Il portiere di notte»), partecipazioni importanti accanto a Sergio Leone («C’era una volta il West») e Salvatore Samperi («Grazie zia») Tra le sue ultime interpretazioni si ricordano «Grog» (1982) di Francesco Laudadio, «Porzûs» (1997) di Renzo Martinelli, «L’avvocato de Gregorio» (2003) di Pasquale Squitieri, «Perduto Amor» (2003) di Franco Battiato e «Concorso di colpa» (2005) di Claudio Fragasso. Il ricordo del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini: «Apprendo con dolore della scomparsa di Gabriele Ferzetti – commenta Franceschini – Il cinema e il teatro perdono oggi un grande interprete, amato dal pubblico e apprezzato per il suo talento dai più importanti registi della scena nazionale e internazionale».
Il Premio Flaiano ha avuto l’onore di premiarlo due volte, la prima nel 1990 per il cinema e l’ultima nel 2004 per il teatro. Nel 1995 per la ricorrenza del centenario del cinema, il Premio organizzò la Mostra “L’Abruzzo e il cinema” ed anche in quell’occasione Gabriele Ferzetti partecipò con interesse ed entusiasmo alle giornate di studio organizzate nella sede dell’ex Università di Piazza Primo Maggio, dove fu appunto allestita la Mostra con cimeli, proiettori, memorabilia ed altri oggetti che costuirono il primo nucleo di quello che è oggi il Mediamuseum-Le Arti dello Spettacolo di Piazza Alessandrini.
(foto da Wikipedia)
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