Home » Attualità » Il Pd accusa il centro-destra di aver ingranato la marcia a Pescara

Il Pd accusa il centro-destra di aver ingranato la marcia a Pescara

da Redazione

Lo sostiene il capogruppo Pdl Foschi  nella sua replica  nella conferenza stampa del Pd sulle opere in cantiere nel capoluogo adriatico

PESCARA – Non si è fatta attendere la replica dell’Amministrazione comunale di Pescara  alla conferenza stampa del Pd sulle opere in cantiere nel capoluogo adriatico. A commentare  le critiche  dell’opposizione  in particolare su tre progetti  aree di risulta, piazza Italia e corso Vittorio Emanuele , è il capogruppo Pdl Armando Foschi che ribatte con la solita  incisività e con  acuta vis polemica:

per quattro anni il Pd è andato avanti con il tormentone dell’immobilismo dell’amministrazione di centro-destra; oggi, dismesso l’abito vecchio, ha attaccato con un nuovo mantra, e accusa il centro-destra di aver ingranato la marcia confondendo gli stessi consiglieri di minoranza che, bombardati da una raffica di opere straordinarie, non riescono più a seguirle, tra accessi agli atti, esposti, diffide, denunce, destinati a naufragare in un mare di regole rispettate e di legalità. Ci spiace per il Pd confuso e spaventato, che forse solo oggi si accorge dell’enorme lavoro smaltito e svolto dai nostri uffici negli ultimi quattro anni, un lavoro che, peraltro, non è stato ancora del tutto svelato alla città.

Ha sottolineato  ancora Foschi:

la  verità, ben diversa da come l’ha raccontata il Pd in questi anni, sta finalmente venendo a galla con il terrore del Pd . La nostra amministrazione non è mai stata immobile, ma ha piuttosto lavorato incessantemente, ogni giorno, partendo da zero. Perché quando ci siamo insediati al governo della città, nel 2009, abbiamo trovato i cassetti vuoti: non c’era un progetto, non un preliminare, tantomeno un definitivo o un piano esecutivo, non c’era un’ipotesi di intervento già partita. Negli uffici abbiamo trovato il vuoto totale, e quei tre progetti che erano fermi si sono poi rivelati pure sbagliati, come la strada-pendolo, per non parlare della marea di contenziosi in atto, dalla casa di riposo di via Arapietra all’ex Omni. Compito della nostra amministrazione è stato innanzitutto quello di rimettere ordine nel caos, ricominciando un lavoro da zero, ripartendo dalla programmazione e progettazione, e dalla contrazione di mutui, fronteggiando le emergenze e la montagna di debiti fuori bilancio, per poi cominciare a disegnare la città immaginata nel nostro programma di governo. Tutto questo processo ha comportato procedure lunghe, farraginose, per garantire il massimo rispetto delle regole, procedure che però oggi, finalmente, stanno cominciando a dare i propri frutti spalancando le porte alla realizzazione delle grandi opere immaginate e oggi concretizzate, quelle che cambieranno il volto della città e che miglioreranno la qualità della vita sul territorio. Comprendiamo l’ostilità e la contrarietà del Pd che sta vedendo la realizzazione di quanto il centro-sinistra non ha saputo né tantomeno voluto fare: ha sprecato sei anni a parlare di pedonalizzazioni, ma non ha avuto il coraggio di chiudere una sola strada alle auto; ha sprecato sei anni a parlare di mobilità sostenibile, ma ha bloccato in congelatore il progetto della filovia, pensando che la mobilità ecologica consistesse nel comprare quattro vecchie biciclette; ha buttato sei anni parlando della riqualificazione delle aree di risulta, perdendosi dietro voli pindarici e improponibili, che avrebbero addirittura imposto alla città anche una tassa per entrare nelle vie del centro, ma resta il fatto oggettivo che, quando il centro-destra si è insediato, le aree di risulta erano ancora ricoperte da un mare di fango che solo noi abbiamo eliminato e su quelle aree oggi abbiamo previsto di calare 46mila metri quadrati di verde e parco attrezzato. Soprattutto stia tranquillo il Pd: le opere che avvieremo non resteranno delle incompiute, perché sarà il centro-destra a portarle a termine.

 

Ti potrebbe interessare