A settembre le primarie; D’Alfonso in pole position
PESCARA – Tutti presenti agli stati generali del PD. Nella sala dell’Auditorium Petruzzi, il segretario regionale del PD Silvio Paolucci,ieri ha voluto chiamare a rapporto consiglieri, amministratori ed iscritti del PD, per presentare la bozza programmatica del partito.Tanti i volti noti presenti all’incontro. In prima fila c’era l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, il sottosegretario Giovanni Legnini, i deputati Antonio Castricone e Vittoria D’Incecco; i consiglieri regionali Marinella Sclocco, Giuseppe Di Luca e Camillo D’Alessandro. E poi i sindaci di vari Comuni d’Abruzzo, tra cui Antonello Linari e Rocco D’Alfonso. É stato il segretario regionale Silvio Paolucci, a fare gli onori di casa illustrando ai presenti in linea generale i sei punti della bozza programmatica.
“La nostra proposta parte da un Piano per l’occupazione giovanile, che generi 50 mila opportunità di lavoro in 5 anni. Immaginiamo una riforma sanitaria – afferma Paolucci – che metta al centro la qualità delle prestazioni. In 5 anni si possono risparmiare almeno 150 milioni di costi standard, da mettere a disposizione del welfare e della crescita.Proponiamo solo tre procedimenti ed un solo front-office delle pubbliche amministrazioni per igiene e ambiente, urbanistica e edilizia, sicurezza del lavoro. Occorre creare un vero e proprio sistema regionale dell’innovazione, attraverso un Programma per lo sviluppo dell’alta tecnologia, puntando sulla collaborazione pubblico – privato e sulle relazioni nazionali ed internazionali.L’innovazione, il capitale umano, il sapere, lo sviluppo sostenibile – dichiara il segretario regionale del PD – dovranno essere il futuro del nuovo Abruzzo.Servono un nuovo Welfare, una politica per la casa ( almeno 5 mila ) per le giovani coppie, una crescita dei servizi, che possono essere realizzati con i risparmi sulla sanità e spendendo al meglio le risorse europee.Il dramma del terremoto – prosegue Paolucci – deve essere l’occasione per cominciare a mettere i mattoni di un nuovo sviluppo, che attraverso la ricostruzione coinvolga le imprese in un forte investimento nell’edilizia e nella mobilità sostenibili. L’Abruzzo potrà fare tutto questo se conoscerà inoltre una nuova stagione di apertura nelle relazioni, recitando un ruolo da protagonista nella Macroregione Adriatico – Ionica, che deve tradursi in nuovi collegamenti efficienti e veloci, a partire da quelli ferroviari, evitando di essere tagliati fuori dall’Alta Velocità e puntando sulla Sangritana come vettore interregionale adriatico, per arrivare al rilancio dell’aeroporto e alla necessità di un’Agenzia portuale unica.”
Queste sono state alcune delle proposte lanciate dal segretario regionale del PD, che ha di fatto poi aperto un vero confronto di idee tra i diversi partecipanti, molto atteso il discorso dell’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, candidato in pectore alla Regione Abruzzo.
In apertura del suo discorso D’Alfonso, entra subito nel merito puntando l’ attenzione sulla prossima data delle elezioni: “ Facciamo una riflessione politica su questo tema del tempo del voto. Qual è il problema nella difficoltà dello stabilire la data? Il problema è che una comunità politica istituzionale regionale addirittura per fissare la data delle elezioni va a Roma, stabilisce la negazione dell’autonomia regionalista. Io ho provato anche a scriverlo e farlo presente per iscritto che nei primi parlamenti territoriali la fissazione della data era il requisito massimamente custodito per l’autonomia regionalista; ed i viaggi si sarebbero dovuti fare a Roma, – afferma D’Alfonso – per avere da Roma l’autonomia e non per delegare a Roma la rinuncia all’autonomia non esiste che si vada al Ministero degli Interni, questo è il punto su cui noi ci dobbiamo ritrovare per avere la conferma anche su questo dato da regola di ingaggio di accesso che siamo, in una condizione da unità politica istituzionale priva della cultura dell’ autonomia regionalista e guardate che siamo dodici anni dopo il 2001 quando c’è stata una rivoluzione per quanto riguarda i poteri regionalisti. C’è un tempo che riguarda la vita dell’ente Regione, – dichiara D’Alfonso – del quale noi in sede politica ci dobbiamo occupare: ce la sentiamo noi, di dire ad alta voce e di ripeterlo in occasioni di propaganda politica per vincere le elezioni, che noi per i 60 mesi di governo. I primi 4 mesi li dedichiamo per affinare le priorità programmatiche, i cinquanta mesi successivi per assumere procedure, per realizzare i risultati che ci stanno a cuore e poi, i sei mesi restanti per esibire le fotografie dei risultati raggiunti.”
Nella sala dell’Auditorium D’Alfonso, dopo aver affrontato il tema della data delle elezioni ha ribadito ancora una volta la sua idea di Regione, ovvero : Facile, Libera e Veloce come le tre liste civiche che lo accompagneranno in questa estenuante campagna elettorale.
Il segretario regionale Paolucci ha già fatto sapere che a Settembre, ci saranno le primarie è sarà lì che si decreterà chi sarà il candidato Presidente alla Regione Abruzzo, che sfiderà l’uscente Gianni Chiodi.