MONTESILVANO (PE) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Romina Di Costanzo (Segretaria Partito Democratico di Montesilvano),Pietro Gabriele (Capogruppo Consiliare Partito Democratico di Montesilvano) e Feliciano D’Ignazio (Consigliere Comunale Partito Democratico di Montesilvano):
Il periodo della pausa estiva per l’Amministrazione si sta protraendo ormai un po’ troppo e temiamo che durerà anche ad autunno inoltrato. Evidentemente la causa di questo eccessivo immobilismo della maggioranza trova il suo determinante nel paventato rimpasto che si vocifera tra i corridoi del Comune. Ciò vuol dire che il Sindaco Maragno a distanza di poco più di un anno è già arrivato al capolinea rendendosi conto della gestione fallimentare della sua prima giunta? Una manovra che poco si addice a chi si è imposto con prepotenza e consapevolezza di fare presto e meglio nei confronti della trascorsa amministrazione disarcionandola a solo un anno e mezzo dal suo insediamento. Effettivamente tranne per l’isola pedonale, alcune figuracce sui media nazionali per il cartellone estivo, la cessione della farmacia comunale e i tagli e rincari dei servizi ad oggi l’amministrazione Maragno si è contraddistinta solo per inerzia e immobilismo, in una scenario di pieno anonimato per la città. Un immobilismo che si riverbera nell’attività amministrativa al minimo, nelle commissioni ferme e non riconvocate, cui fa eco e stride invece la frettolosità di alcune scelte impopolari per l’interesse collettivo a partire dal caro mensa e trasporto scolastico, alla cessione in gestione a terzi della farmacia comunale e al trasferimento di gestione dei servizi cimiteriali in capo all’azienda speciale. Sembra quasi che su argomenti amministrativi in cui ci sia un chiaro interesse privatistico non si possa aspettare, diversamente da scelte di maggiore incisività per la collettività quali la manutenzione ordinaria e i servizi ai cittadini, che restano al palo. Un plauso va all’idea dell’isola pedonale del Consigliere Falcone, esperimento già percorso dalle giunte di sinistra e portato avanti con caparbietà e anche un buon riscontro, ciononostante non è certo mettendo due transenne e un mercatino di cianfrusaglie che si connota una città per la valenza turistica. E’ evidente che Montesilvano versa in uno stato di degrado e che la situazione che si è verificata a Francavilla – il cui Sindaco sta conducendo, in nome della tutela degli interessi della sua comunità, una battaglia senza quartieri – possa estendersi anche a Montesilvano, che ha una problematicità enorme e rispetto alla quale abbiamo più volte posto interrogativi e al Sindaco e all’Aca, senza avere alcuna risposta. Il depuratore di Montesilvano infatti è responsabile di buona parte dell’inquinamento del Saline, se non per inquinanti di natura chimica, perlomeno di natura fisica legata ai solidi totali sospesi e agli stadi insufficienti del trattamento di finitura. Ma a Montesilvano tutto tace, in attesa di ruoli e riconoscimenti.
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