Gli amaranto mancano il salto in alto. Per gli abruzzesi quinto punto in sette giorni
Mezzo passo falso del Livorno che impatta in un pari casalingo con il Pescara e perde la possibilità di dare una sterzata decisa al suo campionato. Il Pescara dal canto suo, guadagna il quinto punto in una settimana e si assesta in una posizione di classifica più tranquilla.
GLI SCHIERAMENTI – Pillon presenta il solito 4-4-2 a elastico con gli esterni di centrocampo pronti ad affiancarsi alle due punte. Davanti a De Lucia i quattro di difesa sono, da destra, Perticone, Knezevic, Miglionico e Lambrughi. A centrocampo c’è Iori in cabina di regia con Luci a supportarlo, mentre sulle fasce agiscono Schiattarella a destra e Surraco a sinistra. La coppia offensiva è composta da Pagano e Dionisi. Tavano, recuperato dopo oltre un mese di stop, va in panchina. Di Francesco presenta il Pescara con il solito 4-4-1-1 formato traferta. Davanti a Pinna i quattro di difesa sono, da destra, Zanon, Sembroni, Mengoni e Capuano. A centrocampo agiscono Ariatti a sinistra e Gessa a destra, mentre la coppia centrale è composta da Cascione e Tognozzi. In avanti Soddimo affianca Sansovini.
GOL SBAGLIATO, GOL SUBITO, PARTE PRIMA – La partita si fa subito vibrante. Al 9′ Pagano si libera bene e dal vertice destro dell’area lascia partire un tiro a mezza altezza respinto con i pugni da Pinna. Il Livorno sembra padrone del campo, ma al 13′ è il Pescara a passare. Una punizione battuta da Mengoni da posizione centrale, trova la deviazione della barriera e batte De Lucia. Il Livorno accusa il colpo: al 14′ è ancora il Pescara a farsi pericoloso con Soddimo, la cui conclusione trova la respinta con i pugni di De Lucia. Al 22′ altra doccia gelata per il Livorno: Knezevic si fa male e deve uscire: al suo posto entra Salviati che va a destra, con il conseguente spostamento i Perticone al centro.
ALI AMARANTO TARPATE – Il Livorno non riesce a reagire allo svantaggio, anche perchè Schiattarella e Surraco vengono ben controllati da Ariatti e Gessa. Senza sbocchi offensivi laterali, il Livorno prova ad affidarsi a Iori, sempre nel vivo della manovra, ma l’ex Chievo Verona predica nel deserto, dato che Dionisi e Pagano non sono in giornata. Il primo tempo così si conclude con il Pescara che amministra facilmente il vantaggio e il Livorno incapace di creare azioni pericolose.
GOL MANGIATO GOL SUBITO PARTE SECONDA – Anche nella ripresa il Livorno pare incapace di reagire. Il Pescara si limita a controllare, anzi, al 53′ potrebbe addirittura raddoppiare. Soddimo, servito da Ariatti spalle alla porta, non riesce a girarsi subito, poi quando lo fa. il suo tiro finisce senza problrmi tra le braccia di De Lucia. Un minuto dopo, il Livorno pareggia: Luci crossa in area, la difesa biancazzurra si addormenta Schiattarella, tutto solo mette dentro di testa.
PALO, TAVANO E RIGORI NEGATI – Subito dopo entra Tavano per Pagano, ma è il Pescara a sfiorare il raddoppio. Al 60′ Soddimo colpisce il palo esterno della porta difesa da De Lucia con una gran botta dai 25 metri. Al 67 ‘grande conclusione di Tavano dal limite dell’area e pallone che esce di poco alto sopra la traversa. La girandola di sostituzioni non servono a ravvivare una partita che si avvia a concludersi in parità. L’ultimo brivido arriva a partita quasi conclusa. Al 93’, infatti, Tavano finisce a terra in area dopo un contrasto con Sembroni. L’arbitro lascia correre facendo esplodere la panchina livornese. Pillon viene espulso per proteste.
LIVORNO STERILIE, PESCARA COMPATTO – Il Pescara torna a casa con un buon punto, chiudendo nel modo migliore la settimana, iniziata con la vittoria sul Portogruaro e il pari nel recupero col Frosinone. Il Livorno invece si ferma sul più bello, Pillon deve ancora lavorare molto, specie in attacco dove la squadra, si dimostra ancora troppo sterile. Il Pescara deve invece registrare la difesa, che ha subito gol in 16 giornate su 18. Per entrambe c’è ancora da lavorare.