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Il Pescara non sa più vincere: analisi di Pescara-Foggia

da Luca Marchese

Pescara-Foggia_1PESCARA – Allo stadio Adriatico si gioca davanti a circa novemila spettatori, giornata fresca ed umida, campo in buone condizioni.

LE DISPOSIZIONI IN CAMPO – Indisponibili Medda, Mengoni, Tognozzi, Bonanni e Zizzari, Cuccureddu cambia modulo e schiera il 4-3-1-2 con Pinna in porta, in difesa da destra Gessa, Olivi, Romito e Petterini, in mediana a rombo Coletti davanti la difesa, Dettori sul centro-destra e Zappacosta sul centro-sinistra con Verratti dietro gli attaccanti Ganci e Sansovini; Vitale e Zanon si accomodano in panchina insieme a Prisco, Sembroni, Matarazzo ed Artistico. Il Foggia del duo Porta-Pecchia si presenta con il 4-2-3-1; Bindi tra i pali, Carbone, Burzigotti, Goretti e l’ex Micco nel pacchetto arretrato, a centrocampo Velardi e D’Amico  in mediana, in avanti Di Roberto, Ferrari e Mancino supportano Salgado.

BENE FINO ALL’ESPULSIONE DI GESSA … – Il cambio di modulo in casa pescarese appariva inevitabile con l’assenza di Bonanni e le difficoltà avute nelle ultime giornate di campionato soprattutto nella zona mediana; le novità più rilevanti sono la presenza di Gessa nel ruolo di esterno difensivo destro e quella di Verratti libero di spaziare dietro le due punte. Il “folletto” di Manoppello torna in campo dopo l’infortunio ed appare in condizioni fisiche appena accettabili mentre l’ex esterno del Grosseto sembra a disagio nella fase difensiva. Al 6’ i biancoazzurri reclamano per un fallo di mano in area pugliese da parte di Velardi su un cross di Sansovini ma il direttore di gara sorvola; al 16’ Dettori serve il bomber romano in area ma il tiro di tacco termina sul fondo. Risponde il Foggia al 20’ quando Mancino impegna severamente Pinna con un gran tiro a giro dal limite; un minuto dopo angolo di Dettori e Sansovini, appostato sul primo palo, devia di testa ma Bindi respinge sopra la traversa. Al 33’ l’attaccante pescarese spreca una buona occasione calciando male da posizione defilata ma favorevole mentre un minuto dopo Dettori va in percussione sulla sinistra e crossa al centro trovando una deviazione di Micco che sfiora di pochi centimetri un clamoroso autogol. Al 37’ c’è la svolta della partita; Gessa riceve la seconda ammonizione per un’entrata su Mancino, la decisione dell’arbitro Ferraioli appare un po’ severa e frettolosa ma l’esterno biancoazzurro si è dimostrato ingenuo in entrambi i falli.

ZAPPACOSTA TERZINO DESTRO NEL 4-1-3-1 – Zappacosta viene spostato nel ruolo di terzino destro, Coletti resta davanti alla difesa mentre Dettori, Verratti e Ganci si posizionano in linea da destra a sinistra per supportare Sansovini; al 44’ un destro di Verratti termina sopra la traversa. Il Foggia nonostante la superiorità numerica non spinge in avanti e per tutto il primo tempo offre solo una buona prestazione difensiva. All’11’ della seconda frazione di gioco, Cuccureddu inserisce Matarazzo e Carboni per Verratti e Ganci spostando Dettori in zona centrale ma lasciando inalterato lo scacchiere biancoazzurro; un minuto dopo ghiotta occasione per Sansovini che indugia troppo su un lancio di Coletti e non approfitta di un rimpallo facendosi ribattere il tiro in angolo.

Pescara-Foggia_2CRESCE IL FOGGIA E SALE LA CONTESTAZIONE DELLA CURVA NORD – Al 14’ la squadra ospite va vicino alla rete quando Mancino crossa al centro per Caraccio, entrato al primo minuto al posto di Ferrari, il cui tiro al volo finisce di poco a lato. Il secondo cambio nei satanelli vede Quadrini prendere il posto di Salgado al 23’ e subito dopo Mancino approfitta di un’indecisione di Petterini, si invola verso Pinna ma calcia clamorosamente fuori davanti al portiere.

La tifoseria di casa comincia a contestare duramente squadra e tecnico.

Al 36’ Artistico rileva Sansovini ma è Di Roberto al 41’ a sprecare in contropiede  presentandosi solo davanti a Pinna che si oppone in uscita mandando la sfera in calcio d’angolo. La replica biancoazzurra potrebbe essere letale quando Matarazzo crossa al centro da sinistra e Carboni spreca malamente sul lato opposto con la porta praticamente vuota.

Nel recupero non accade più nulla e la contesa termina tra fragorosi fischi.

CONSIDERAZIONI FINALI – Per il Pescara arriva il terzo pari consecutivo casalingo; nelle ultime cinque gare la formazione di Cuccureddu ha racimolato la miseria di tre punti testimoniando una crisi acuita dalla dura contestazione dei tifosi. In questa gara c’è l’attenuante dell’inferiorità numerica dal 37’ del primo tempo dopo un buon inizio con il nuovo modulo ma i problemi esistono e sono molteplici; occorre dare al più presto una sterzata e ritrovare la migliore condizione dei giocatori più importanti come Dettori, Verratti e Sansovini. La società per bocca della presidentessa Caldora ha confermato la fiducia al tecnico durante le interviste del post-partita; intanto in classifica Verona (pareggio a Taranto) e Ternana (clamorosa sconfitta in casa contro il Real Marcianise) non allungano ma c’è il sorpasso del Portogruaro ed anche il Ravenna si porta ad una sola lunghezza dai biancoazzurri.

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