Dopo la settimana travagliata vissuta dai biancazzurri, il Pescara torna finalmente a disputare una gara casalinga con l’obiettivo di riprendere il discorso interrotto più di un mese fa.
PESCARA – Di tutto si è parlato in quest’ultima settimana tranne che della partita con la Reggina. A tenere banco è stata infatti la polemica tra De Cecco e il Pescara, relativa al centro sportivo di Poggio degli Ulivi. La squadra così, è stata costretta ad allenarsi circa una settimana tra il campo di Zanni e l’antistadio e solo ieri è potuta tornare a Poggio.
De Cecco e Sebastiani pare abbiano infatti finalmente raggiunto un accordo: il Pescara si allenerà fino a fine stagione a Poggio degli Ulivi e i canoni di locazione del centro saranno scalati dalla cifra che l’ex patron deve ancora alla società per l’uscita dalla stessa. Chi ci ha rimesso in tutta questa contesa è stata ovviamente la squadra. A poco serve stabilire un premio promozione di un milione e mezzo di euro se poi si fanno figure simili agli occhi di tutto il calcio italiano.
GLI AVVERSARI – Venendo alla partita contro la Reggina, sono cambiate molte cose, rispetto alla sfida di un girone fa. Allora, i calabresi, guidati da Breda, sfruttarono la velocità di Missiroli, Campagnacci e Ceravolo, per schiantare gli abruzzesi.
La Reggina che si presenta all’Adriatico è però molto diversa da quella che sfidò il Pescara il 17 settembre scorso. Anzitutto è cambiato l’allenatore. Esonerato Breda, è stato chiamato Gregucci. Breda ha pagato una serie negativa di una sola vittoria in 9 gare (dal 1 novembre al 6 gennaio. Unica vittoria contro la Nocerina il 13 novembre).
Gregucci, reduce dalle non esaltanti esperienze di Atalanta e Sassuolo (chiuse con altrettanti esoneri) ci ha messo quattro gare per ottenere i primi tre punti. La vittoria casalinga del 31 gennaio contro il Gubbio è dunque stata la prima della Reggina, dopo quasi tre mesi. A questa, è seguita un’altra vittoria tra le mura amiche e una sconfitta, domenica, a Castellamare. Oltre alla guida tecnica, sono cambiati anche molti giocatori. Anzitutto, è stato venduto Missiroli al Sassuolo, l’uomo cioè di maggior estro della squadra, autore di sette reti in questo campionato con la maglia amaranto. Sono stati poi ingaggiati 6 nuovi calciatori: i portieri Zandrini e Belardi, i difensori Freddi e Angella e i centrocampisti Melara e Armellini.
I PROBABILI 11 – In campo, quindi, ci saranno novità sostanziali, specie nel pacchetto arretrato, dove della retroguardia che affrontò il Pescara, è rimasto solo Emerson. In porta ci sarà Zandrini, prelevato dal Foligno in uno scambio con Kovacsik. In difesa si è scelto di aggiungere centimetri, con l’ingaggio di Freddi dal Grosseto, e qualità, grazie all’innesto di Angella, prelevato dall’Udinese, via Siena. A centrocampo, la partenza di Missiroli, ha ridato spazio a Nicholas Viola, gioiellino che già l’anno scorso si era fatto apprezzare con 5 reti in 32 presenze in granata. Altra novità sostanziale in mezzo al campo è il rilancio di Barillà, al posto di De Rose, e la definitiva consacrazione di Ragusa in vece di Colombo.
I calabresi, secondo attacco del torneo con 45 reti, dietro al Pescara, non vincono in trasferta dal 29 ottobre, quando si imposero a Brescia per 3-0. Nelle successive 8 gare, infatti hanno racimolato solo 5 pareggi e tre sconfitte.
Probabilmente, Gregucci, in vista della gara dell’Adriatico, opterà per un 5-3-2 con la coppia Ceravolo-Bonazzoli in avanti, con Nicholas Viola playmaker. Lo scopo appare chiaro: cercare di contrastare il trio meraviglia del Pescara (Insigne pare infatti possa riprendere il suo posto in squadra) con una retroguardia più coperta e sfruttare il contropiede grazie alla velocità di Ceravolo, già letale all’andata. Attenzione però al possibile inserimento a sorpresa di Castiglia, giocatore non sono solo veloce, ma anche dotato di buona tecnica
Altro giocatore da tenere d’occhio è come detto, Viola, che, inserendosi tra le linee, potrebbe essere la carta decisiva per far pendere l’ago della bilancia a vantaggio degli amaranto. Non attraversa invece un buon momento, Bonazzoli, molto in ombra in questa stagione, causa anche infortuni vari, anche se il suo fisico, potrebbe creare comunque dei grattacapi a Anania e compagni.
ASSENTE VERRATTI – Tra le file del Pescara, peserà l’assenza di Verratti, perché, con una squadra che starà molto chiusa, la sua fantasia sarebbe stata utilissima. Togni, infatti, è più “lineare” del numero 10 biancazzurro e manca di quell’iomprevedibilità che, in una gara come questa, potrebbe rivelarsi decisiva.
Il Pescara nelle ultime gare disputate non è apparso brillante come sempre. Sia col Crotone che con l’Albinoleffe, la squadra, pur creando comunque palle gol, è parsa un pò a corto d’ossigeno. Ora, dopo le vicissitudini di questa settimana per allenarsi, sarà interessante vedere in che condizioni è la squadra.
La partita si preannuncia spettacolare, e non potrebbe essere diversamente visti gli elementi in campo ed il Pescara, deve obbligatoriamente centrare i tre punti, anzitutto per iniziare bene il filotto di tre partite consecutive in casa, e poi, per mettere la parola fine alla rincorsa della Reggina, che, al momento è a tre punti virtuali dai playoff.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]