Il team femminile di wine lovers va alla scoperta delle realtà vinicole esordienti. Tappa alla Tenuta Tre Gemme guidata da due donne
CATIGNANO (PE) – Riprendono gli appuntamenti e degustazioni per il Pink Panel, il club tutto al femminile di assaggiatrici di vino e cibo. Dopo i seguitissimi video online durante i tre mesi di lockdown, si ripristina il consueto incontro mensile dedicato alle degustazioni alla cieca e alla scoperta delle varie realtà vitivinicole, non solo abruzzesi. Per l’incontro di agosto le due sorelle Perrucci, manager del settore IT e titolari di Tenuta Tre Gemme a Catignano (Pe), hanno accolto una rappresentanza del Pink Panel.
La scelta del Panel di fare degustazioni in modo itinerante favorisce la valorizzazione di contesti molto spesso ignorati. È singolare e poco conosciuta la storia di Tenuta Tre Gemme, proprietà risalente al 1800 che vanta 70 ettari di vigna in un contesto incontaminato e di suggestiva bellezza. Il nome deriva dalla statua di Sant’Anna sovrastante il portale di un antico santuario che confina con la tenuta. In tre nicchie della statua una volta erano incastonate tre gemme preziose che simboleggiavano la chiarezza di intelletto, la forza del cuore e il legame con la terra; concetti che oggi guidano la filosofia produttiva aziendale.
Il gruppo tutto al femminile, fondato e coordinato dalla giornalista enogastronomica freelance Jenny Viant Gómez (nata all’Avana e da 20 anni residente in Italia), ha svolto una sessione in cui sono stati degustati un vino toscano, tre vini piemontesi e il Cerasuolo Tre Gemme; il tutto rigorosamente alla cieca per non essere influenzate dall’etichetta. A coadiuvare la capo panel (Viant Gómez), Pasquina Fracassi, Enca Polidoro, Sandra Pantalone, Valentina Bravi, Simona Di Nicola e Angela Scarciolla, new entry.
Ricordiamo che il Pink Panel si collega alle teorie scientifiche sulle capacità sensoriali delle donne, più sviluppate rispetto agli uomini. «Nella regione del cervello atta a ricevere i segnali olfattivi le donne hanno +43% di cellule e + 50% di neuroni rispetto agli uomini», studio dell’ente Monell Chemical Senses Center di Philadelphia.
Benché tante altre ricerche tendano a sottolineare che le differenze tra i sessi siano marginali o inesistenti, Il Pink Panel itinerante 100% femminile si configura come un’esperienza da mettere in campo, senza scopi scientifici o statistici, ma con la consapevolezza che degustare “in rosa” abbia un “sapore” diverso.
Da sottolineare che il Pink Panel non è un’associazione, si autofinanzia, l’adesione è gratuita previa registrazione e verifica dei requisiti; non si assegnano punteggi ai vini, si valorizzano gli abbinamenti gastronomici e si assaggiano vini provenienti spontaneamente da tutti i territori, quindi non solo vini abruzzesi.