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Il presidente Ail Cappuccilli replica a Di Nicola: “Mi sembra molto strano che si faccia riferimento solo ora a una rotazione delle associazioni”

da Redazione

PESCARA – “E’ molto strano che ci si faccia riferimento solo ora a una rotazione delle associazioni”. E’ la replica del presidente dell’Ail Pescara-Teramo, Domenico Cappuccilli, a quanto affermato da Federico Di Nicola, direttore amministrativo dell’ospedale Santo Spirito, che nei giorni scorsi ha vietato alla onlus di proseguire la raccolta fondi con le Uova di Pasqua davanti al call center situato accanto al Dipartimento di Ematologia.

“Sono alla guida dell’Ail da 17 anni ed è la prima volta che si parla di questo avvicendamento – prosegue Cappuccilli – Mi chiedo cosa sia cambiato rispetto agli anni passati. E’ vero, come afferma Di Nicola, che i nostri volontari hanno potuto operare per una settimana nell’atrio dell’ospedale. Ma è anche vero che ci è stato sempre permesso di proseguire la campagna al V piano, dove c’è il Dipartimento di Ematologia e dove c’è una particolare sensibilità verso le attività che svolgiamo. Come mai non si è fatto riferimento a questo avvicendamento anche pochi mesi fa, quando abbiamo raccolto fondi attraverso la campagna delle Stelle di Natale ? Eppure il direttore amministrativo era lo stesso. Ci è stata offerta la possibilità di allestire una postazione dal 26 al 28 marzo presso l’ingresso dei poliambulatori, uno spazio che ritengo assolutamente non idoneo ma che sarà comunque utilizzato poiché abbiamo la necessità di raccogliere fondi con le giacenze. Di Nicola parla di una situazione di confusione che verrebbe a crearsi al V piano per la nostra presenza: è stata notata solo quest’anno? Voglio sottolineare che la mia non è una polemica sterile poiché la nostra associazione vive e sostiene i pazienti e il Dipartimento di Ematologia soprattutto con i fondi che raccoglie nelle campagne di solidarietà. I nostri volontari sono presenti quotidianamente nel reparto e ricevono le richieste del pazienti attraverso il call center, dispensando informazioni e fungendo da collegamento con il personale medico e paramedico. Ricordo, inoltre, che i contribuiti ricavati dalle campagne servono anche a sostenere Casa Ail, una struttura in cui mettiamo a disposizione dei malati e dei familiari, in forma gratuita, 11 camere che, purtroppo, sono sempre occupate e accogliamo pazienti che provengono da fuori regione, anche da altri Paesi e che giungono a Pescara per curarsi con la speranza di sconfiggere la malattia”.

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