LANCIANO (CH) – Sabato 18 aprile dalle ore 8.30 presso l’Aula Magna Liceo del classico “V. Emanuele II” in Via Bologna 8 a Lanciano si terrà un convegno organizzato dalla SItI – Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica sul tema “Il rischio da sovraccarico biomeccanico – Le posture incongrue, il rachide e i lavori ripetitivi degli arti superiori” . Fra i relatori saranno presenti il prof. Paoletti de L’Aquila, le dottoresse Tarquni e Mancinelli medici competenti de L’Aquila, il dott. Misticoni dell’INAIL di Pescara e il dott. Zamponi tecnico dell’ARTA.
Le patologie da sovraccarico biomeccanico vengono definite come “alterazioni delle unità osteo-muscolo-neuro-tendinee e delle borse legate alla presenza di un costante impegno funzionale dei distretti dell’arto superiore (spalla, gomito, mano, polso) e di altri distretti corporei quali il rachide e le ginocchia, che se causate o aggravate da movimenti o sforzi fisici ripetuti in ambiente lavorativo, vengono inquadrate come ‘lavoro correlate’”.
Si discuterà del fatto che le patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, a differenza delle malattie professionali specifiche, per le quali è riscontrabile una relazione diretta di causa-effetto tra agente nocivo e malattia, sono a eziopatogenesi multifattoriale. Ci sono cioè fattori di carattere endogeno (sesso, età, forza, patologie croniche, condizioni psicologiche, …) e fattori di carattere esogeno: “movimenti ripetitivi, alta frequenza e velocità, impiego di forza, posture incongrue e gesti stereotipati, durata dei cicli lavorativi, tempi di recupero insufficienti, ritmi imposti, disergonomia delle postazioni di lavoro e degli strumenti”. Nonché “fattori complementari, variabili col tipo di compito lavorativo svolto, che possono fungere da amplificatori del rischio per patologie a carico dei distretti spalla, gomito, mano, polso.
Il convengo si soffermerà sulla normativa, con particolare riferimento al Decreto legislativo 81/2008 e alle norme tecniche UNI ISO 11228 1-2-3, a cui si fa cenno nell’allegato XXXIII del D. Lgs. 81/2008. Ricordiamo che la UNI ISO 11228-3 fornisce una guida sull’identificazione e valutazione dei fattori di rischio comunemente associati alla movimentazione di bassi carichi ad alta frequenza consentendo di conseguenza la valutazione dei relativi rischi.
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