PESCARA – Il Banco del Mutuo Soccorso ha tenuto ieri sera al Teatro D’Annunzio un concerto incredibile: quasi tre ore di grande spettacolo di fronte ad un pubblico eterogeneo. Tante generazioni a confronto: i fans di vecchia data al fianco di moltissimi giovani e questo è veramente un bel segnale per la musica. I ragazzi che oggi ascoltano il prog rock di quell’irripetibile epoca d’oro che furono gli anni’70 e soprattutto gli estimatori del Banco del Mutuo Soccorso sono infatti oggi sempre più numerosi.
Francesco Di Giacomo, Vittorio Nocenzi, Filippo Marcheggiani, Tiziano Ricci, Maurizio Masi e Alessandro Papotto hanno letteralmente conquistato la platea: applausi a scena aperta fra un brano e l’altro ed alla fine del concerto, tanto che Di Giacomo ha scherzato con uno spettatore che gridava “bravi” dicendo “… poi così fate accrescere la nostra vanità!”.
Ovviamente lo spazio maggiore nella scaletta è stato riservato ai brani che hanno fatto la storia del prog rock italiano e mondiale, quelli cioè tratti da capolavori quali l’omonimo album di debutto (su tutte una monumentale versione di “R.I.P. (Requiescant in pace)”) e dal loro primo concept, il celeberrimo “Darwin”, poi da “Io sono nato libero”. Spettacolare l’esecuzione de “Il ragno”.
Un bis chiamato a gran voce dalla gente ha chiuso il concerto con Vittorio Nocenzi che ha scherzato proprio sul fatto di eseguire un bis:
… Faremo un comunicato stampa per annunciare che non ne faremo più!” ma poi si è fatto serio quando ha parlato di cosa è successo intorno a questo concerto … anche radiofonicamente è stato annunciato che era stata annullato dunque nonstante la disinformazione considero voi che siete qui stasera degli eroi o dei superstiti e il bis ve lo siete guadagnato.
Su quanto accaduto è tornato anche il Presidente del Circolo Culturale “Nuova Castelletto”, Antonio Asero, che ha organizzato il concerto. Queste le sue impressioni:
Vittorio Nocenzi lo ha detto in maniera elegante però io non definisco ciò che è successo malainformazione bensì un vero e proprio “boicottaggio”. Io parlo a nome di tutto il circolo: nessuno di noi ha messo fuori la notizia che il concerto sarebbe stato annullato o rinviato invece questo è ciò che è circolato in giro. Abbiamo ricevuto centinaia di mail di persone che si sono sentite dire o via telefono o addirittura venendo al teatro questa notizia non vera. Quanto successo ci ha creato un grave danno sia come immagine sia in generale: la gente è rimasta disorientata e dunque abbiamo fatto meno pubblico di quello che sarebbe potuto essere. Mi meraviglio poi dell’assoluta mancanza di un cenno di collaborazione da parte dell’ente che gestisce il teatro. Noi abbiamo lasciato i manifesti del concerto e non ce n’era uno. Ci hanno assegnato solo 35 spazi per metterli, non so il motivo. Siamo un’associazione che si occupa anche del sociale, una mano ci sarebbe servita: organizziamo concerti in tutta Italia e ci siamo trovati in una realtà incredibile, non bella sicuramente.
Al di là di ogni polemica pre e post concerto, ritornando alla musica è stata una serata indimenticabile e speriamo di non dover aspettare di nuovo tanto tempo per rivedere il Banco del Mutuo Soccorso dalle nostre parti: lunga vita ad una band strepitosa ed inimitabile che ha scritto la storia e continuerà a farlo ancora a lungo!
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