Non basta il cuore e l’impegno, la Diobra colleziona una nuova battuta d’arresto e la salvezza è ora una chimera.
FORMELLO (RM) – Il Sambuco lotta, rientra in carreggiata in un match compromesso dopo i primi due set, sfiora il tie break, incassa i complimenti degli avversari, ma torna per l’ennesima volta a mani vuote.
Anche contro il Club Italia arriva una battuta d’arresto, simile nei modi a quella contro Latina di settimana scorsa, ma che forse stavolta è ancora più crudele.
Rimane difficile, stavolta, rimproverare qualcosa alle ragazze di coach Mottola che ci mettono il cuore e tanto impegno; è pur vero, però, che avanti 21-15 al quarto set e con un avversario alle corde, il parziale andava chiuso senza indugi e senza permettere al Club Italia un recupero che non “doveva” esserci. Evidentemente, gli alti e bassi di Spinosi e compagne sono la costante del campionato del Sambuco e bisogna ormai imparare a conviverci.
LA PARTITA – Per non farsi mancare niente, in una stagione che definire sfortunata è un eufemismo, in casa Sambuco c’è da registrare il forfait di Bellapianta; la schiacciatrice, infortunatasi nell’amichevole infrasettimanale contro il Casoli, non recupera dalla distorsione alla caviglia e va in panchina solo in onor di firma. Anche il libero Pedonesi non è al top causa problemi alla spalla, ma stringe i denti e scende in campo. Coach Mottola parte con questo sestetto: Lestini e Spinosi al centro, Cacace alzatrice con Diodato opposto, Giordano – splendida la sua prova – e Speranza di banda, con Pedonesi libero.
Il primo set è giocato punto a punto fino al 16-16; sul 17-16 coach Mottola prova a cambiare qualcosa inserendo Di Muzio per Diodato e D.Caldarelli per Cacace. I due cambi non sortiscono però l’effetto sperato, anzi favoriscono il Club Italia che piazza il break decisivo e chiude il set in suo favore 25-19.
Nel secondo parziale il Sambuco torna alla formazione iniziale e, grazie in particolare ai punti di Giordano, Diodato e Lestini, al secondo time out tecnico è avanti di 3 sul 16-13, col massimo vantaggio che arriva al +4 sul 14-18. Poi, il solito black out delle teatine e Club Italia avanti 21-19. Prima Cacace, poi Diodato, infine Di Muzio trovano il pari sul 23-23, sul 24-24 e sul 26-26 ma le locali chiudono 28-26 e vanno sul 2-0.
Va il merito al Sambuco, a ogni modo, di saper reagire e, nonostante la partenza ad handicap nel terzo set (subito sotto 5-1), trova il pari sul 9-9 con la contesa che mantiene l’equilibrio fino al 20-20. Poi il break decisivo riesce stavolta alle ospiti; Spinosi, un doppio ace di Diodato e due attacchi out del Club Italia chiudono il set in favore del Sambuco che vince 25-22 e riapre il match. Un piccolo ma significativo aiuto arriva anche dalla tifoseria ospite che ha seguito in massa la Diobra sostenendola con passione durante tutto l’arco della partita.
Nel quarto set, dall’11-11 pari in poi, è un monologo Sambuco che arriva fino al 21-15; poi, come già accennato, si “spegne la luce” e il Club Italia trova dapprima il pari sul 22-22 e poi scappa via chiudendo 25-22.
Arriva così una nuova sconfitta che di fatto mette fine alle speranze salvezza e che già dalla settimana prossima potrà avere l’avallo della matematica. Una battuta d’arresto che fa male, con lo scoramento visibile su tutti, coach Mottola in primis.
Ma la prova positiva delle ragazze ed in particolare delle giovanissime Lestini, Diodato e Giordano, tutte in doppia cifra, possono far guardare al futuro con un briciolo di ottimismo, specie in prospettiva del prossimo campionato, indipendentemente dalla categoria in cui il Sambuco giocherà.
TABELLINO:
CLUB ITALIA – DIOBRA SAMBUCO VOLLEY 3-1 (25-19, 28-26, 22-25, 25-22)
CLUB ITALIA: Bertone 3, Fiesoli 6, Bruno(L), Gobbi 13, Gabrieli 11, Recine n.e., Baggi 26, Trinci n.e., Lucchetta n.e., Vietti 9, Diouf n.e., Chirichella 12.Allenatore: Marco Mencarelli
DIOBRA SAMBUCO VOLLEY: Bellapianta n.e., Pedonesi(L), Caldarelli D., Caldarelli G., Cacace 2, Speranza 6, Bratti (L2) n.e., Di Gioia n.e., Spinosi 8, Giordano 19, Di Muzio 1, Lestini 11. Allenatore: Claudio Mottola.