PESCARA – Si è svolto ieri pomeriggio un incontro tra il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e la marineria che, dopo aver appreso dell’appuntamento saltato con il Ministro Improta, ha chiesto un confronto con il sindaco e con il Presidente Testa, soprattutto per sentirsi rassicurata circa la massima attenzione delle Istituzioni su quello che è un dramma per tutta la città. Si è concordato di convocare un incontro urgente con il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e, contestualmente, anche di un vertice a Roma con il Ministro Improta, da svolgere al massimo entro la prossima settimana, per pretendere chiarezza sul bando e sui tempi di esecuzione del dragaggio. Il sindaco al termine del colloquio avuto con la delegazione della marineria di Pescara, tra cui Mimmo Grosso, Giovanni Verzulli, Mario e Massimo Camplone, alla presenza, tra gli altri, dei consiglieri Massimo Pastore e Armando Foschi e degli assessori Eugenio Seccia e Marcello Antonelli, ha detto:
ovviamente i nostri pescatori hanno di nuovo espresso le proprie preoccupazioni per quell’incontro che oggi pomeriggio avrei dovuto avere a Roma, assieme al Presidente Testa, con il Ministro Improta, incontro saltato per una seduta del Consiglio dei Ministri. Le richieste odierne della marineria oggi sono state chiarissime: vogliono date precise da Roma. Hanno sentito il Provveditore Interregionale alle Opere pubbliche Carlea dire addirittura di non essere in grado di fornire delle date precise circa l’inizio delle operazioni di dragaggio e di ritorno in mare della marineria, e onestamente non riesco a credere che il Provveditore Carlea non conosca tali date, e ovviamente tale perplessità ha incrementato le nostre comuni preoccupazioni. La marineria oggi ha paura e chiede di sapere quando comincerà il dragaggio, sia esso fra una settimana, a fine novembre o inizio dicembre, perché sulla base della data si attiveranno per adottare le opportune contromisure.
Ha detto Mimmo Grosso:
se non sarà possibile tornare in mare per Natale, che tradizionalmente è il mese migliore per lavorare, quello che di solito ci permetteva di affrontare con serenità anche i mesi invernali di ‘magra’, gennaio e febbraio, ce lo devono dire perché dobbiamo decidere come attrezzarci, anche economicamente, pensando che a novembre dovremo pagare le rate mutuo e gli anticipi dell’Iva. Ai nostri dipendenti dobbiamo dare la possibilità eventualmente di sbarcare dai nostri pescherecci e di andare a lavorare altrove. Per ora stiamo aspettando, ma abbiamo dinanzi a noi delle scadenze sempre più vicine, mentre il dragaggio resta ancora lontano e ancora non sappiamo nulla del fondo della Cassa Integrazione.
Il sindaco Albore Mascia ha chiamato, dinanzi agli armatori, il Direttore dell’Inps
il quale – ha detto il sindaco Albore Mascia – ci ha subito rassicurato circa la Cassa Integrazione: il responsabile della Regione Abruzzo Sciullo ha già emesso il Decreto all’Inps, e il Responsabile unico del procedimento presso la Direzione regionale è Paolo Morelli. Stanno lavorando la pratica, ma l’erogazione è ormai questione di ore, quando i vari pescatori saranno chiamati a consegnare i propri documenti. Resta aperta la questione dragaggio dopo la chiusura del pre-bando per le manifestazioni di interesse, il 26 ottobre scorso, con 12 imprese che hanno risposto. L’incontro odierno doveva servire proprio per avere le date del bando e le scadenze circa i tempi di aggiudicazione e di inizio delle operazioni di escavazione dei fondali. Ma oggi l’incontro è stato annullato: a questo punto, come ci ha chiesto la stessa marineria, una linea che condividiamo, procederemo su due strade, ossia chiedendo un nuovo incontro urgente con il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi per predisporre eventuali contromisure, anche finanziarie, utili a coprire l’eventuale mancata pesca anche per il mese di dicembre; e poi la richiesta di un nuovo incontro con il Ministro Improta entro la prossima settimana al più tardi, per consentire a Istituzioni locali e marineria di seguire passo passo l’iter procedurale del dragaggio. Se non ci sarà la convocazione, dovremo andare lo stesso a Roma, organizzando i pullman annunciati due settimane fa. Domani, con il Presidente Testa, contatteremo le segreterie per fissare i due incontri.
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