PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha incontrato ieri una delegazione dei pescatori composta da Francesco Scordella, Massimo Camplone, Giovanni Verzulli e Mimmo Grosso, alla presenza anche del Presidente della Commissione Lavori pubblici e Sicurezza del Territorio Armando Foschi. Un incontro durato un’ora nel corso del quale è stato possibile snocciolare tutte le problematiche che stanno investendo il settore per decidere i prossimi passi da attuare. Il sindaco ha espresso solidarietà alla marineria di Pescara che da oggi si vedrà costretta, suo malgrado, a trasferire i propri pescherecci a Ortona, nonostante le difficoltà e la carenza di spazi disponibili anche in quel vicino porto. L’ atto dimostrativo punta a sottolineare ulteriormente la drammatica situazione del porto canale dove non è stato ancora possibile svolgere il dragaggio pur disponendo delle somme necessarie. Oggi il sindaco prenderà parte al vertice tecnico convocato dal Commissario straordinario Guerino Testa con l’Ispra per fare il punto circa la ripetizione delle analisi che dovrebbero chiarire in via definitiva se i fanghi dragati possono o meno essere sversati in mare o se si devono concentrare gli sforzi sul sito di stoccaggio a terra.
Ha detto il sindaco:
l’ho detto ieri e lo ripeto: non intendo rassegnarmi all’idea che Pescara debba rinunciare alla propria flotta, alla sua storica marineria. Non mi rassegno alla situazione grottesca vissuta da tutta la città che da un anno e mezzo non riesce a effettuare un dragaggio pur avendo tentato tutte le strade e avendo anche a disposizione i finanziamenti necessari. Non mi rassegno a vedere la progressiva paralisi di tutto l’indotto che ruota attorno alla pesca: penso ai commercianti al dettaglio che da domani, con il trasferimento dei pescherecci a Ortona, vedranno lievitare i prezzi del pescato, con inevitabili ripercussioni sugli utenti finali, ossia i consumatori. Penso alle difficoltà di gestione del mercato ittico dove i prodotti arriveranno con ritardo facendo slittare le operazioni di vendita rischiando di tagliarci fuori dal mercato romano; penso ancora ai distributori di gasolio che attualmente sono fermi per i pescherecci che non stanno più effettuando il pieno e che a loro volta inizieranno ad avere problemi per il pagamento dei fornitori; penso poi al gravissimo danno d’immagine per l’intera città di Pescara che rischia di vedere svuotato il proprio porto e infine alle difficoltà che comunque si determineranno anche a Ortona dove ci sono pochi spazi disponibili, comunque insufficienti per ospitare i 60 pescherecci della nostra flotta, e alle possibili tensioni che potrebbero registrarsi già da domani. Considerazioni che stamane abbiamo avuto modo di approfondire con la marineria motivando ulteriormente la nostra battaglia per salvare il porto, ma soprattutto la città e la sua economia. La Regione Abruzzo ha assunto impegni precisi nel corso del vertice svoltosi lunedì scorso: il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi avvierà un contatto personale con l’Ispra per garantire l’esecuzione nel più breve tempo possibile delle analisi dei fanghi dragati dalla darsena commerciale. In ogni caso la Regione stessa accelererà le procedure per l’individuazione di un sito di conferimento a terra per una ulteriore fase di dragaggio, che dovrebbe essere l’ex discarica di Pianella, e per le procedure di competenza regionale del Piano regolatore portuale che entro primavera vogliamo portare in approvazione al Consiglio comunale di Pescara. Poi la questione economica: obiettivo del vertice era quello di definire il risarcimento economico, l’ammortizzatore sociale che dovrà essere riconosciuto alla marineria quale ristoro economico rispetto ai danni subiti dalle attività produttive a causa del mancato dragaggio. Il Presidente Chiodi ha confermato il proprio impegno nell’erogazione, nei limiti e nelle indicazioni di legge, della Cassa integrazione in deroga agli imbarcati, assicurando un proprio contatto con il Direttore dell’Inps di Pescara per accertarsi delle difficoltà tecniche esistenti che oggi non permettono di erogare la cassa integrazione al personale della marineria. Inoltre il Presidente ha ufficializzato che, dopo la dichiarazione di evento straordinario, notificherà all’Unione Europea le procedure in deroga per il sostegno finanziario alle imprese. In aggiunta la stessa Camera di Commercio ha sollecitato un incontro con l’Abi regionale per verificare la possibilità di sospendere temporalmente le condizioni in essere dei prestiti erogati alle imprese nel settore della pesca interessate dall’emergenza. Ma non basta: Pescara ha bisogno del dragaggio subito almeno per liberare la canalina di ingresso dei pescherecci che, con il primo escavo potrebbe riacquistare una profondità di almeno 5-6 metri, consentendo il passaggio delle imbarcazioni.
Nel corso del vertice odierno la marineria ha anche chiesto al sindaco Albore Mascia di accorpare il fondo di 50mila euro stanziato in bilancio a favore della marineria, quale contributo de minimis, alla somma dei risarcimento integrativo che la Regione stessa andrà a individuare nella propria manovra finanziaria e a erogare alla marineria.