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Il sindaco Albore Mascia su omicidio Ceci a Pescara

da Redazione

PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di rientro da Urbino, dove si trovava nella giornata odierna per un faccia a faccia con il sindaco di Bologna Merola e da dove ha seguito, ora per ora, l’evolversi della vicenda legata all’omicidio di Italo Ceci, avvenuta nella serata di ieri in piazza Martiri Pennesi, ha dichiarato  che la professionalità e la capacità investigativa delle nostre Forze dell’Ordine sapranno fare piena luce sul grave episodio di cronaca che ieri ha scosso Pescara, individuando subito i responsabili. Il sindaco ha poi ricordato  che già da due mesi in piazza Santa Caterina-piazza Martiri Pennesi-via De Amicis è stato attuato un dispositivo di vigilanza capillare, con l’istituzione del Vigile fisso, presente tutto il giorno, la riaccensione delle otto telecamere che erano state volontariamente danneggiate con un atto vandalico, e che invece da tre giorni sono tornate pienamente operative, e alcuni interventi di riqualificazione anche sociale oltre che urbana che sono stati pienamente apprezzati dai cittadini. Per il prossimo 3 febbraio  è  programmata una nuova Assemblea popolare con i residenti, assemblea che si terrà sul posto . Albore Mascia ha difeso inoltre l’immagine della città  e biasimato   le  speculazioni su tale grave episodio da parte delle forze politiche d’opposizione, Pd in testa, come già avvenuto ieri sera.

Ha aggiunto il sindaco:

non è lecito, né legittimo, trasformare ogni singolo fatto di cronaca in un motivo per denigrare la città, per creare allarmi sicurezza generalizzati, per distruggere l’immagine stessa di un territorio. Non lo permetto e anche su tale fronte d’ora in poi adotterò ogni azione per difendere il nome e il futuro della città.

Ha commentato il sindaco:

il clamore e l’attenzione sollevati nelle Istituzioni, nelle Forze dell’Ordine e nei cittadini stessi dall’episodio di ieri dimostra che fortunatamente Pescara non è ancora abituata a tali eventi, e mai si abituerà, ma è piuttosto subito disposta a fare quadrato per arginare i tentativi della criminalità di infiltrarsi nella nostra società . Tutti coloro che hanno visto un dettaglio, un particolare che possa essere utile alle indagini stanno collaborando spontaneamente, testimoniando, al fine di aiutare quelle Forze di Polizia che stanno lavorando attorno a un’indagine inevitabilmente delicata. Quell’episodio, evidentemente grave e soprattutto troppo ben organizzato per non essere premeditato, ci ha riportato con la mente indietro nel tempo, a un momento particolarmente triste per Pescara, ma anche per il Paese intero, un momento che però abbiamo superato e oggi tutto lascerebbe supporre che il delitto di ieri sia nato in un contesto diverso, ma comunque definito, circoscritto. Non si tratta infatti di un omicidio scattato al culmine di una lite, di una rissa, né per una rapina o un furto. Sono certo che entro pochi giorni l’indagine avrà sviluppi importanti, e nel frattempo l’amministrazione comunale sta anche mettendo a disposizione i propri supporti: esattamente tre giorni fa, infatti, i nostri operai e l’Ufficio Informatica del Comune avevano riattivato le telecamere per la videosorveglianza di piazza Santa Caterina, otto impianti in tutto, quattro montati su un palo, quattro sull’altro, ciascuna delle quali rivolta verso un angolo preciso del territorio, per coprire l’intera zona e tutta l’area circostante piazza Santa Caterina, dando una risposta concreta alle istanze dei residenti pervenuteci in occasione di un’Assemblea popolare svoltasi lo scorso 11 novembre. Gli impianti si erano spenti mesi fa in seguito a un atto vandalico con il quale era stata danneggiata la stessa centralina elettrica che garantiva la loro alimentazione, centralina che era stata anche sigillata. I nostri operai hanno provveduto a scardinare il quadro, abbiamo ricostruito le linee elettriche e, una volta riattivate le telecamere, abbiamo protetto il quadro elettrico con una cabina blindata. Tuttavia non abbiamo subito ufficializzato la riaccensione delle telecamere proprio per evitare ulteriori atti di vandalismo e, al tempo stesso, per avere la possibilità di monitorare esattamente cosa accadeva tutt’attorno alla piazza quando qualcuno pensava di non essere spiato da occhi indiscreti. Ieri sera quelle telecamere potrebbero aver ripreso qualche fotogramma importante per ricostruire l’accaduto, immagini che mettiamo a disposizione delle Forze dell’Ordine.Da novembre abbiamo ripristinato nella zona la figura del vigile di quartiere fisso, nella figura del maresciallo Lello Troiano che, nel periodo di convalescenza successivo all’incidente di cui è rimasto vittima, è stato sostituito dall’agente Renato Martelli. Figure che sono divenute punto di riferimento per il quartiere, per la zona, e in Comune ho ricevuto tante testimonianze di apprezzamento per quella presenza da parte dei semplici cittadini che avevano cominciato a respirare un’aria di ordine e sicurezza. Tanto che è anche tornato ad affollarsi di famiglie e bambini il giardino pubblico di piazza Santa Caterina dove abbiamo installato dei nuovi giochi al posto di quelli vecchi demoliti da atti vandalici, senza dimenticare la presenza costante anche dell’esercito che pattuglia la zona. Ora dobbiamo restituire, di nuovo, tranquillità e serenità a coloro che abitano, lavorano o comunque frequentano piazza Santa Caterina, attenzionata da mesi dalle Istituzioni tutte. Quella piazza non è un ghetto, così come Pescara non è una città di delinquenza o criminali e continuerò a ripeterlo all’infinito. Soprattutto  non permetto a nessuno di fare ‘atto di sciacallaggio politico’ sfruttando l’episodio di cronaca, per il rispetto comunque dovuto alla vittima e soprattutto per rispetto della città che governo. Non consento alle forze politiche di trasformare quel delitto in un ‘ring’ strumentale per fare una politica becera e di basso livello, che rischia solo di danneggiare l’immagine della città, la politica di chi non ama Pescara, come fece un consigliere comunale del Pd che mesi fa invitò i turisti a non venire nel capoluogo adriatico per le proprie vacanze al mare perché era difficile trovare un parcheggio. Sono le Istituzioni in carica, dall’amministrazione comunale alle Forze dell’Ordine, a occuparsi della sicurezza dei cittadini che il prossimo 3 febbraio avranno di nuovo modo di confrontarsi con me in un’Assemblea pubblica già convocata dallo scorso 11 novembre.

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