PESCARA – Il Sindaco Albore Mascia sulla scomparsa di Roberto Straccia ieri ha detto:
sono vicino alla famiglia del giovane Roberto Straccia, lo studente marchigiano scomparso ormai da ben 14 giorni, un’assenza ancora più dolorosa oggi nel giorno del ventiquattresimo compleanno del ragazzo. L’Amministrazione comunale di Pescara offre la propria massima disponibilità per qualunque necessità dovesse emergere durante le ricerche e soprattutto rinnovo all’intera città, agli amici, ai conoscenti, a quelle persone che magari potrebbero aver intravisto per caso Roberto sul proprio cammino, l’appello a contattare anche il Comune, i nostri centralini, la mia segreteria, per eventuali segnalazioni o indicazioni che potrebbero essere utili e permetterci di ritrovare il giovane al più presto, ci auguriamo in buone condizioni, per festeggiare insieme l’ultimo dell’anno e la ritrovata serenità. Sin dal primo giorno abbiamo seguito con attenzione e preoccupazione la vicenda relativa alla scomparsa dello studente marchigiano, una preoccupazione che inevitabilmente cresce con il trascorrere delle ore e l’assenza di indizi o notizie.
Abbiamo messo a disposizione delle Forze dell’Ordine ogni elemento utile per condurre in modo accurato e circospetto le proprie indagini al fine di giungere al più presto alla verità e al ritrovamento dello studente. Attraverso l’Assessorato alle Politiche sociali abbiamo allertato tutte le strutture d’accoglienza che, convenzionate con il Comune, stanno assicurando in questi giorni di grande freddo, un riparo notturno ai senzatetto della città, strutture che ci avviseranno in tempo reale semmai Roberto dovesse rivolgersi loro per un aiuto, così come mantengono la guardia alta gli operatori del Cos che ogni notte provvedono alla distribuzione di bevande calde e coperte a chi vive in rifugi notturni. Oggi è evidente che il dolore per l’assenza di Roberto è ancora più forte, vista la ricorrenza del suo compleanno e siamo stati profondamente toccati dall’intervista del padre che ha lanciato un vero appello al figlio. Un appello al quale mi associo: a Pescara, una città con poco meno di 800 strade e di 124mila abitanti, non è possibile sparire nel nulla senza lasciare tracce di sé. Crediamo che necessariamente ci sia qualcuno che abbia avuto modo di incrociare Roberto nel proprio cammino e allora chiediamo a tutti i cittadini di riflettere meglio, di ripercorrere a ritroso gli ultimi giorni a partire da quel 14 dicembre, giorno della scomparsa, quando tutti eravamo impegnati nella corsa ai regali e magari non abbiamo prestato attenzione a qualche dettaglio, a un indizio che ora potrebbe essere utile e fondamentale nella ricostruzione dei fatti. Chiedo a tutti i miei cittadini di fare uno sforzo, di prestare attenzione, di aiutare quei due genitori e quella sorella, quegli amici che oggi stanno soffrendo in modo indicibile per una scomparsa che ha dell’inspiegabile. L’Amministrazione comunale con i suoi centralini, le nostre segreterie, garantisce la massima disponibilità a raccogliere notizie, informazioni, utili alle ricerche, perché in questo momento anche il più piccolo dettaglio potrebbe essere fondamentale. Ai genitori di Roberto, Rita e Mario, rivolgo i miei pensieri e le mie preghiere incoraggiandoli a non mollare, a mantenere quella forza e quell’equilibrio dimostrati sino a oggi pronto a fornire loro tutta l’assistenza necessaria in ogni momento.
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