PESCARA – Questo il commento del Sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia in merito al ‘caso’ inerente l’annunciato trasferimento della Biblioteca Regionale ‘Di Giampaolo’:
l’Amministrazione Comunale di Pescara crede nel valore della città ‘policentrica’ che sa meglio distribuire sul territorio i propri servizi, come uffici, esercizi commerciali, e anche biblioteche. La Biblioteca Regionale oggi situata in via Regina Margherita incrocio con corso Umberto come disposto per competenza dalla stessa Regione Abruzzo, non verrà chiusa ma semplicemente trasferita in via Tiburtina dunque nel rione Porta Nuova, un provvedimento che tra l’altro sta trovando l’accordo di maggioranza e opposizione tanto che a oggi non ho ricevuto alcuna mail di protesta, né una lettera né un qualunque contatto, nessuno ha manifestato dissenso, né sono state presentate mozioni segno che tale spostamento non arrecherà disagi al territorio, se non il mal di pancia di una ristretta frangia dei giovani del Pd del rione Castellamare che su quell’iniziativa sembra stia consumando più uno scontro ideologico interno di predominio che una reale manifestazione nell’interesse della città, la quale non verrà privata di un servizio.
Ancora una volta la ‘politica del non fare’ cerca di prevaricare su coloro che hanno responsabilità istituzionali e di governo, questa volta, addirittura opponendosi anche a una migliore distribuzione e ottimizzazione dei servizi sul territorio, azione tesa a incrementare l’offerta culturale per coloro che vivono in periferia . Il gruppo Pd del centro cittadino si oppone al trasferimento della Biblioteca in via Tiburtina, adducendo pretesti insostenibili, addirittura parlando di un ‘impoverimento culturale’ della vita del quartiere; il gruppo Pd di Porta Nuova e di Villa del Fuoco saluta con toni trionfali e con ragione, tale decisione che va nella direzione di incrementare i servizi per le periferie. La maggioranza di governo di centro-destra al Comune di Pescara non ha intenzione di inserirsi in questa sterile querelle di partito: l’Amministrazione Comunale crede fortemente nel concetto di ‘città policentrica’ capace di valorizzare e distribuire sul territorio le proprie funzioni e i servizi, anche per ridurre il traffico nelle vie congestionate del centro cittadino.Tra l’altro il centro urbano di Pescara è già dotato di una biblioteca assolutamente efficiente, ricca e funzionale dislocata a pochi metri da corso Umberto ossia in via del Concilio, alle spalle del Palazzo Provinciale, una struttura frequentata ogni giorno da centinaia di utenti soprattutto ragazzi e studenti in genere. Proprio partendo da tale considerazione probabilmente, la Regione ha ritenuto opportuno dislocare in via Tiburtina la propria biblioteca che oggi rischia di essere un doppione frequentato più dai bambini del rione che dalla città la quale, fatta eccezione per i giovani del Pd del quartiere, sembra aver pienamente condiviso tale scelta. Né il Comune né tantomeno la Regione responsabile per competenza di tale scelta, hanno ricevuto una mail o una lettera di protesta, né è stata inoltrata una mozione per chiedere un ripensamento che comunque spetterebbe alla Regione Abruzzo. In altre parole, messe da parte le strumentalizzazioni ideologiche, Pescara non subirà alcuna mortificazione della propria vita culturale per tale iniziativa ma piuttosto un arricchimento, visto che con lo spostamento la stessa Biblioteca Regionale disponendo di nuovi spazi, potrà essere evidentemente potenziata sia in termini di patrimonio che di servizi rivolti all’utenza.
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