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Il sindaco Albore Mascia su ‘caso’ tentata violenza Terminal bus

da Donatella Di Biase

PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia , commentando l’episodio  di tentata violenza sessuale di una donna, verificatosi ieri sera nei pressi del Terminal bus, sulle aree di risulta dell’ex stazione, ha detto che entro  metà novembre saranno conclusi i lavori di sistemazione della parte nord  di tali aree dove si sta  provvedendo anche al potenziamento della rete della pubblica illuminazione. Quindi sarà incrementata la rete dei  controlli nell’area del Terminal bus dove comunque già oggi c’è un presidio fisso ventiquattro ore su ventiquattro dell’Esercito. Ovviamente l’episodio impone di alzare ulteriormente  il livello d’attenzione  e continuare a considerare il tema della sicurezza una  priorità di governo.

Ha  spiegato il sindaco:

è evidente dalle circostanze riferite che l’episodio nasce da una situazione di forte disagio , visto che l’autore della tentata aggressione sembrerebbe essere un uomo in stato di alterazione alcolica. Peraltro l’episodio si sarebbe verificato a ridosso del Terminal bus, dunque in una zona comunque frequentata dai tanti cittadini che anche di sera attendono l’arrivo dei pullman extraurbani, e a ridosso dell’area di parcheggio già riqualificata dall’amministrazione comunale. Ma tali considerazioni non giustificano l’episodio stesso che è grave e per il quale esprimiamo la solidarietà dell’amministrazione comunale per la vittima. E’ evidente che vanno ulteriormente potenziate le misure di sicurezza tra i parcheggi delle aree di risulta: lo stiamo già facendo da un anno, realizzando concretamente la riqualificazione di quelle fette che per vent’anni sono rimaste nel degrado, tra pantani, fango e polvere. Lo scorso anno abbiamo aperto gli oltre 300 posti auto realizzati tra i vecchi autosilos dell’acqua e lo stesso Terminal bus della Gtm; entro metà novembre inaugureremo gli altri 300 posti auto ricavati nell’estremità nord, a ridosso della rotonda di via Michelangelo, dove abbiamo anche demolito il rudere dell’ex deposito della vecchia locomotiva, per anni usato come rifugio per disperati e punto di estremo degrado. In entrambi i casi abbiamo puntato sul massimo potenziamento della pubblica illuminazione proprio perché la luce è il primo deterrente contro fatti criminosi. Non solo: esattamente un anno fa abbiamo esteso sino alle 21.30 la presenza degli operatori di Pescara Parcheggi all’interno delle aree di risulta, una scelta evidentemente dettata non dalla necessità di fare cassa, visto che la tariffa è sempre la stessa, ma piuttosto dalla volontà di garantire massima sicurezza ai cittadini, specie le donne, che, chiusi uffici e negozi, si recano nelle aree di risulta per riprendere la propria vettura. Ma evidentemente dobbiamo fare di più: nei prossimi giorni, mentre accelereremo per quanto possibile la conclusione del cantiere dei parcheggi, convocheremo l’amministratore delegato di Pescara Parcheggi per verificare la possibilità di un’ulteriore estensione del servizio degli operatori nell’area o comunque la possibilità di fare ricorso ad altre forme di controllo e vigilanza notturne ferma restando la presenza, dallo scorso agosto, dell’Esercito che opera proprio sulle aree di risulta e nelle zone circostanti la stazione ferroviaria centrale. E’ evidente  che l’episodio odierno ripropone in tutta la sua urgenza la necessità di procedere con il progetto di riqualificazione complessiva delle aree di risulta, situate in pieno centro, alle quali occorre dare sicurezza e servizi a favore della città.

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