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Roseto, decoro urbano ed igiene pubblica: gli obiettivi dell’ordinanza antibivacco

da Redazione

ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – Il sindaco di Roseto Enio Pavone ha firmato un’ordinanza di divieto di bivacco, di campeggio e di uso improprio degli arredi urbani e dei parchi pubblici.Un provvedimento reso necessario anche da alcune segnalazioni pervenute al Comando di Polizia municipale da parte di cittadini e turisti, in particolare in merito all’uso improprio dei parchi pubblici e delle aree destinate alla libera fruizione, anche di bambini.

“L’ordinanza – spiega il primo cittadino – è finalizzata ad evitare che d’estate carovane di campeggiatori si riversino sul territorio occupando anche aree non autorizzate e creando così situazioni di degrado e di disagio, anche di tipo igienico-sanitario. Il provvedimento contempla anche una serie di divieti per assicurare la tutela dell’ambiente e delle aree pubbliche. E’ un’iniziativa che va nell’ottica di mantenere in maniera pulita e decorosa la nostra città e favorire la fruizione degli spazi pubblici cittadini nel rispetto delle regole. A prescindere dagli espliciti divieti dell’ordinanza, voglio rivolgere un appello a tutti i cittadini a tenere comportamenti civili e corretti e ad avere un atteggiamento positivo e collaborativo”.

Il provvedimento, l’ordinanza n. 114 del 25 giugno, in particolare, istituisce il divieto di bivaccare, a fini di consumo di pasti non veloci, nei parchi pubblici, nelle piazze e nelle aree ad uso pubblico, attrezzando tavoli e sedie (anche in prossimità di camper) e di sistemare sdraio o giacigli e di utilizzare il suolo pubblico per lo scarico dei camper al di fuori dell’area appositamente attrezzata di via Fonte dell’Olmo. Vietato anche bagnarsi nelle fontane pubbliche (l’ordinanza fa esplicito riferimento a quella del parco Savini) e di utilizzarle per il lavaggio di cose o animali; di deturpare o imbrattare beni mobili e immobili privati e di sporcare gli edifici pubblici e le loro pertinenze, anche abbandonando rifiuti di qualsiasi genere.Le violazioni (ove non si profili specifico reato) saranno punite con sanzioni pecuniarie da 50 a 300 euro. A vigilare sul rispetto dell’ordinanza gli agenti di Polizia municipale e le altre forze dell’ordine presenti sul territorio.

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