PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ieri mattina ha incontrato le classi terze della Scuola Media ‘Mazzini’ nell’ambito del progetto ‘Civis Mundi’ promosso dalla docente Erminia Turilli e dalla Dirigente scolastica Maria Rosaria Colangelo. A intervistarlo sono stati gli stessi studenti, che hanno rivolto per lo più domande sul futuro, della città e delle giovani generazioni, lasciando trasparire quella che è una preoccupazione tangibile anche tra giovani adolescenti, ossia l’incertezza del proprio domani soprattutto dal punto di vista occupazionale.
Dall’incontro è emerso l’interesse autentico dei ragazzi per quanto accade nella loro città, la voglia di conoscere cosa la pubblica amministrazione intende fare per migliorare anche le loro condizioni di vita.
Il sindaco ha presentato alcuni progetti per il futuro: lo sport, un mondo vicino ai ragazzi, e quindi ripartendo dallo straordinario successo dei Giochi del Mediterraneo del 2009, ha ricordato le eccellenze di una città che ha saputo lavorare per meritare il titolo di ‘Città Europea dello Sport 2012’ e che oggi si è candidata a ospitare la prima edizione dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia che si svolgerà nel 2015.
Ha detto il primo cittadino:
E poi il secondo grande progetto è quello del Teatro, per restituire a Pescara una struttura che, con una decisione scellerata, venne demolita cinquant’anni fa. Tante amministrazioni comunali sino a oggi c’hanno provato senza raggiungere l’obiettivo, ma il mio governo cittadino ha approvato anche il preliminare. E poi il terzo progetto riguarda la qualità della vita, ovvero la riduzione dell’inquinamento atmosferico incentivando l’uso dei mezzi pubblici attraverso il completamento di quella grande opera pubblica che è la filovia e che dovrà consentirci di collegare Pescara con Montesilvano-Silvi e, a sud, dovrà giungere sino a Francavilla al Mare, un’opera strettamente connessa alla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele che intendo trasformare in un grande ‘Centro commerciale’ all’aperto.
Quindi il sindaco Albore Mascia ha risposto alle domande sui requisiti necessari per poter fare il sindaco, che sono – ha replicato – l’onestà, la conoscenza delle regole e il loro rispetto, ma anche la preparazione, l’impegno, la voglia di fare, la costanza, la coerenza e una grande forza di volontà per superare molte difficoltà, che nei nostri tempi si sono moltiplicate per quella crisi che ha ridotto i finanziamenti di Stato e Regione a favore degli enti locali, una crisi che al tempo stesso ha però anche moltiplicato le esigenze dei cittadini”. Sulle tre opere che s’intendono realizzare per i ragazzi sino a fine mandato il sindaco Albore Mascia ha elencato “la costruzione del Teatro, una struttura che si rivolgerà a tutte le età, a partire dai più giovani per darvi uno spazio in cui assistere a spettacoli che oggi Pescara non può ospitare proprio per carenza di strutture idonee, uno spazio in cui produrre spettacolo e arte, per quanti magari sceglieranno questo settore come sbocco professionale. Poi la costruzione di una città socialmente più equa e giusta, in cui dare un’occasione e un’opportunità a tutti i nostri giovani e penso, in tal senso, all’ultima proposta lanciata nei giorni scorsi dal quotidiano Il Centro e che ho subito raccolto, ossia l’apertura di una ‘Fabbrica dei Mestieri’ per dare l’occasione a chi ha perso il lavoro o anche a chi cerca una prima occupazione di mettere in mostra le proprie capacità, di far vedere cosa sa fare, facendo incontrare la domanda e l’offerta di lavoro. E poi l’individuazione di una struttura idonea per la nuova Biblioteca provinciale, e in tal senso ho già proposto di impiegare a tal fine la struttura del vecchio Banco di Napoli, tra corso Umberto e corso Vittorio Emanuele, acquisito dalla Fondazione PescarAbruzzo, un edificio di prestigio e centrale, in modo da realizzare un vero Polo Culturale, come del resto accade nel resto delle grandi città europee.
Poi il tema del lavoro, quando gli studenti hanno chiesto se per loro ci sarà la possibilità di trovare un’occupazione e di costruire la propria famiglia nella propria città, senza dover per forza andare all’estero.
Una domanda – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – che lascia trasparire quella preoccupazione che oggi serpeggia anche tra ragazzini appena adolescenti che ancora non hanno avuto il tempo di affacciarsi alla vita, ma che già pensano al proprio futuro con ansia. Ai nostri studenti dico che in Abruzzo stiamo certamente vivendo la stessa crisi che attanaglia il Paese, non siamo tra le regioni migliori, ma neanche tra le peggiori. Sicuramente ai nostri ragazzi dico che non devono avere paura di provare, un giorno, l’esperienza all’estero, che comunque ha un carattere formativo di grande rilevanza, un’esperienza che peraltro va affrontata con gli opportuni strumenti conoscitivi, a partire da una buona preparazione scolastica che consenta loro di essere concorrenziali sul mercato. Tuttavia la crisi non deve neanche diventare uno strumento per incentivare addirittura la fuga dei nostri ‘cervelli’ all’estero, perché l’Italia, l’Abruzzo, Pescara hanno bisogno di energie nuove e vitali, di entusiasmo giovanile e di vigore per ripartire. Vero è che la crisi costringe tutti a reinventarsi, a ingegnarsi e a specializzare il proprio sapere, e in questo Pescara, città che ha a due passi mare e montagna, che ha una spiccata vocazione turistica, che ha le potenzialità per sviluppare quei settori economici del terziario, deve insegnare ai nostri ragazzi a cogliere le nuove opportunità e le stesse Istituzioni hanno il dovere di creare le condizioni migliori per consentire ai nostri giovani di acquisire professionalità e mettere in mostra il proprio know-how ed è questo un impegno preciso che ho assunto quest’oggi con gli studenti.
Altro impegno assunto dal sindaco Albore Mascia con i ragazzi è quello di realizzare in brevissimo tempo un luogo, uno spazio, da destinare agli appassionati di skateboarding, che oggi si arrampicano ovunque, anche nelle nostre aree di pregio, per praticare la disciplina. Si tratta di un impegno che intendo mantenere a stretto giro e, nel giorno in cui consegnerò quell’area ai nostri giovani, firmerò con loro un patto, affinchè mi aiutino a tutelare i nostri monumenti cittadini.