L’incontro, rivolto alla comunità e agli studenti universitari dell’area medica e delle professioni sanitarie, si terrà il 6 novembre
L’AQUILA – Il Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (MeSVA) e il Rotary Club L’Aquila organizzano, mercoledì 6 novembre alle 14,30 presso le aule didattiche di Coppito, Blocco 11, aula D4.2, un convegno dal titolo “IL VACCINO NON E’ UN’OPINIONE…” per ripercorrere la prodigiosa storia della lotta contro la Polio e il ruolo giocato dal Rotary. La campagna di vaccinazione è stata promossa e diffusa in tutte le nazioni dal Rotary International, che ha raccolto con il contributo dei soci iscritti più di tre miliardi di dollari, cui va sommato un finanziamento miliardario della fondazione Bill e Melinda Gates. Nel 1988, infatti, il Rotary ha dato il via ad una campagna di vaccinazioni che ha coinvolto più di due miliardi e mezzo di bambini, in maggioranza sotto i 5 anni.
Quale risultato? Parlano i numeri! In Italia, prima della vaccinazione, ogni anno si verificavano migliaia di casi e nel 1958 i casi notificati erano oltre 8000. Dopo la campagna vaccinale ci fu una diminuzione drastica di casi di bambini con la polio. La malattia produce una paralisi flaccida degli arti inferiori rendendo quasi impossibile la deambulazione, limitando fortemente l’autonomia delle persone affette. Tale malattia non si può curare ma solo prevenire. In Italia nel 1982 nessun caso venne più registrato e i bambini sottoposti al vaccino obbligatorio non si ammalarono più.
Dopo i saluti di Carlo Fonzi, Presidente Rotary Club L’Aquila, di Augusto Carducci, Presidente Rotaract L’Aquila, di Maurizio Ortu, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, interverranno come relatori il Prof. Stefano Necozione, la Prof.ssa Leila Fabiani, il Dottor Alessandro Grimaldi e la Prof.ssa Rita Roncone, con il coordinamento del Professore Massimo Casacchia. Il convegno scientifico è rivolto alla comunità e agli studenti universitari dell’area medica e delle professioni sanitarie. Questi ultimi, attraverso questo utile e importante evento formativo, potranno acquisire conoscenze sulle vaccinazioni, esercitarsi allo spirito critico in modo da saper contrastare efficacemente, durante l’esercizio della loro professione, le campagne contro le vaccinazioni fondate sull’allarmismo e non basate sulle evidenze scientifiche.