La rappresentazione è ispirata agli incontri narrativi del “Fare memoria”, ai quali hanno preso parte, prima del lockdown, gli studenti dell’Istituto statale d’istruzione superiore Algeri Marino di Casoli (Chieti) e gli over 65. Sul palco reciteranno anche gli attori della compagnia “Officine Solidali Teatro” che, in collaborazione con l’associazione “New Sounds & Beyond”, porteranno in scena frammenti dello spettacolo “Bandiera Bianca”, scritto dalla regista pescarese Federica Vicino e ispirato ai temi dell’emigrazione e della Resistenza.
“Nei mesi scorsi gli studenti dell’Algeri Marino hanno avuto la possibilità di ascoltare ricordi e tradizioni del territorio di appartenenza dagli over 65– spiega Antonella Allegrino, fondatrice della onlus – Ne sono diventati custodi e ora li rappresenteranno declamando le poesie tratte dal libro “Il “poeta calzolaio” di Antonio Del Pizzo, (originario di Lama dei Peligni) poichè ogni ragazzo ha avuto in dono una copia del volume dal nipote dell’autore, Giuseppe Del Pizzo. Sul palco ci sarà anche un novantenne di grande vitalità, Vincenzo Ranalli, di Pennadomo, autore di numerose poesie mai scritte su carta ma custodite nella sua straordinaria memoria. Lo spettacolo, inoltre, sarà ispirato ai temi dell’emigrazione e della seconda guerra mondiale, che verranno portati in scena nei frammenti tratti dallo spettacolo “Bandiera Bianca”, che ha avuto grande successo come esperienza di teatro sociale”. L’iniziativa sarà realizzata nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale e con l’ausilio dei dispositivi di protezione previsti dalla normativa anti Covid.
Il progetto “Star bene sui fiumi della memoria” è stato realizzato nelle aree interne dell’ambito “Basso Sangro-Trigno”. Sei i Comuni coinvolti: Casoli, Atessa, Pennadomo, Lama dei Peligni, Gessopalena e Torricella Peligna, tutti in provincia di Chieti. Con l’iniziativa, l’associazione “Domenico Allegrino” onlus ha inteso promuovere uno scambio di esperienze e conoscenze tra due generazioni e gettare un ponte tra diversi territori della regione. Gli over 65 hanno avuto la possibilità di socializzare, riscoprire le proprie radici e ritrovare l’entusiasmo e la voglia di condividere i ricordi. I ragazzi hanno potuto comprendere quanto sia prezioso il patrimonio di saggezza, esperienza e ricordi custodito dalla terza e quarta età, rivalutando senso di appartenenza a un territorio.
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