CITTÀ SANT’ANGELO (PE) – I riti del Venerdì Santo in Abruzzo sono molto sentiti e seguiti dalla popolazione e si rifanno a suggestive e antiche tradizioni.Cinque operatori Adilet Aibekov, Daniele De Massis, Marina Di Camillo, Marco Marzuoli, Emanuele Mont Girbès, Stefano Mont Girbès, in particolare hanno realizzato un video sul Venerdì Santo dello scorso anno a Città Sant’Angelo, evento seguito dalla cittadinanza con grande raccoglimento. Le riprese sono una combinazione della classica tecnica del girato con la più recente del Time Lapse, una tecnica che consiste nel fotografare ad intervalli fissi per poi proiettare tutte le foto a 25 fotogrammi per secondo. Il materiale prodotto per la realizzazione del filmato è costituito da più di 200 Gb di fotografie. La musica è stata registrata e adattata da una nota band pescarese: i Zippo.
I protagonisti di questo lavoro in una nota descrivono le tecniche utilizzate e raccontano le varie fasi nella realizzazione del video lasciando trapelare, tra le righe , il grande impegno e la passione profusa.
Un filmato standard prevede 25 fotogrammi compressi in un secondo. Questo rapporto ci dà la sensazione della continuità e della fluidità dei movimenti. Cosa accade se invece di usare una telecamera tradizionale, prendiamo una reflex e un treppiede e scattiamo centinaia di foto dalla stessa posizione per poi addensarle tutte? Otteniamo un video Time Lapse! Questa tecnica sta avendo sempre più diffusione nella rete. È utilizzata soprattutto da esperti paesaggisti per mostrare la natura dei cambiamenti che non possiamo apprezzare ad occhio nudo. Come ad esempio il movimento rapido delle nuvole, lo sbocciare di un fiore, un tramonto mozzafiato… sono tutti temi classici di chi esegue un Time Lapse.
La prima parte del video vuole descrivere la nascita del giorno e la preparazione del paese all’evento, nella seconda la processione. Per realizzare la prima parte ci sono volute parecchie ore di ripresa in esterna. Il clima non sempre permette di tornare a casa con un lavoro soddisfacente. Abbiamo ottenuto permessi per riprendere l’alba all’interno della bellissima Chiesa barocca di S. Chiara. Per realizzare questa clip ci sono voluti 2 giorni, alle 5:30 si era già sul posto.
Tutto altro discorso per la processione. Li non si poteva sbagliare. Avevamo fatto delle riprese il giorno prima per l’uscita degli incappucciati, riprese totalmente cestinate a causa della pioggia. Il rischio che saltasse l’evento era più di una possibilità. Cinque operatori (Adilet Aibekov, Daniele De Massis, Marina Di Camillo, Marco Marzuoli, Emanuele Mont Girbès, Stefano Mont Girbès) hanno coperto il tragitto della processione. Ci siamo appostati dappertutto, trovando molta solidarietà da parte delle persone. Per riprendere la massa c’era bisogno di punti privilegiati, in molti ci hanno offerto il loro balcone sul corso. Abbiamo corso per 2 ore da un punto all’altro del paese, con le sacche di obbiettivi e i treppiedi. Correvamo per i vicoli, raggirando il percorso tipico della processione.
In conclusione, questo video è il frutto di un lavoro intenso durato quasi un anno, prodotto ed elaborato da ragazzi tra i venti e i trent’anni. Il gruppo è molto assortito: c’è un fotografo, un esperto in comunicazione, un fonico, un musicista, un ingegnere, un medico e due studenti. Molto materiale è stato scartato per stare sotto i quattro minuti di video. Questo lavoro voleva essere frutto del territorio che viviamo. Per questo abbiamo scelto di documentare la sua tradizione, per questo ci siamo avvalsi delle sue persone e eccellenze. Tutto il video può definirsi “made in Abruzzo” se vogliamo. Volevamo raccontare quello che siamo, e provare a dirlo con un linguaggio attuale. Questa terra ha molto da dire e da dare.
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