Evento mondiale sabato 27 marzo alle ore 20.30
ABRUZZO – Anche quest’anno il WWF ha indetto l’evento mondiale:L’ora della Terra previsto per sabato prossimo 27 marzo alle 20.30 in cui tutto in tutto il pianeta si spegneranno le luci per un’ora.
Città, monumenti, palazzi, aziende, negozi, case, appartamenti, milioni di persone tutti uniti al buio per il quarto anno consecutivo con il fine di richiamare l’attenzione sui problemi del clima,sull’utilizzo dell’energia sostenibile e sugli stili di vita dei cittadini a basso consumo di carbonio. Alcune città e paesi abruzzesi hanno proposto delle iniziative alternative da svolgere come interessanti passeggiate notturne oppure cene a lume di candela nelle Oasi WWF abruzzesi delle Sorgenti del Pescara di Popoli e delle Cascate del Rio Verde di Borrello nella provincia teatina.
Mancano solo pochi giorni prima che il mondo spenga le luci per L’Ora della Terra promosso dal WWF e il numero di paesi e regioni che partecipano all’evento globale ha già superato il record degli anni scorsi. Hanno infatti già aderito più di 1.100 città in oltre cento nazioni del mondo,tra cui alcune anche abruzzesi come Teramo, Francavilla al Mare, Ari, Ortona, Lanciano,Vasto, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Canistro, Montesilvano, Città Sant’Angelo, San Salvo, Fossacesia, Anversa degli Abruzzi e Chieti.
Soddisfatto per il risultato dello scorso anno il presidente del WWF Abruzzo Camilla Crisante si augura:
In Abruzzo puntiamo ad un ancora più ampio coinvolgimento. E proprio l’Abruzzo alle prese con i problemi delle ricerche petrolifere (a terra e a mare),anche attraverso gesti simbolici come questo può manifestare la propria volontà di andare verso le fonti rinnovabili ed uno sviluppo sostenibile.
Un gesto semplice ma rappresentativo che dimostra come l’umanità sia ben predisposta ad ottenere un mondo con ridotte emissioni di CO2 alla base del riscaldamento globale. Sarà occasione infatti,per consultarsi e approfondire le conoscenze sull’energia nascosta che potrebbe ridurre ulteriormente lo spreco dei consumi. In Italia la spesa energetica impiegata nelle nostre case è responsabile di circa il 27 % delle emissioni nazionali di gas serra. Ogni famiglia di quattro persone consuma per la casa circa 1,8 tep(tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno, per l’uso di combustibile e di energia elettrica. Più della metà di tale consumo è assorbito dal riscaldamento. Inoltre,di tutta l’energia consumata in una stagione per riscaldare un edificio,una buona parte viene dispersa dalle strutture come tetto,muri e finestre ed un’ altra parte dall’impianto termico.
Il presidente del WWF Italia,Stefano Leoni ha dichiarato che:
Questi consumi possoni essere drasticamente ridotti.Spegnere la luce per un’ora in occasione dell’Earth Hour(ora della terra)è un gesto simbolico,ma è un’ occasione per pensare quanto possiamo fare. Si possono facilmente introdurre sistemi di contabilizzazione del calore nei condomini con impianti centralizzati o applicando le valvole termostatiche ai radiatori.
E’ stato calcolato inoltre, che riducendo le dispersioni e usando apparecchi ad alta efficienza ogni famiglia può risparmiare dal 20 al 40% delle spese per riscaldamento,con notevoli vantaggi per il bilancio economico familiare e per l’ambiente. Per migliorare l’efficienza energetica è fondamentale lavorare anche sugli involucri degli edifici oltre che sugli impianti,che poi è il meccanismo basale del sistema ESCo. Le Energy saving company intervengono sugli impianti,anticipando i soldi dell’intervento e guadagnando sul risparmio in bolletta.