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Illecito per lo smaltimento delle macerie durante il disagio: 19 le denunce

da Andrea Ambrosini

terremoto-abruzzo-scaviL’AQUILA – Dopo il disagio post-sisma, le imprese che hanno avuto l’appalto per lo smaltimento delle macerie hanno approfittato (non rispettando le leggi vigenti) smaltendo il materiale proveniente da demolizioni e lavorazioni di opere pubbliche (asfalto, calcinacci, amianto, materiale misto a plastica ed altro) in luoghi non autorizzati quali scarpate, piazzali, aree di sosta , lungo le strade ed in prossimita’ di aree destinate ad uso agricolo e industriale.

Con questa accusa, I Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato, che operano nel cratere del sisma, con il coordinamento del Nucleo di Polizia Ambientale e Forestale, hanno denunciato 19 persone alla Procura della Repubblica di L’Aquila ed operato alcuni sequestri. L’illecito e’ stato riscontrato in varie localita’ di L’Aquila e Comuni limitrofi: Paganica, Campo di Pile, Loc. via Coda Lunga, Fossa, Loc. Acqua Santa, Loc. Le Fontanelle (Pizzoli), Loc. Capaturo (Pizzoli), Sassa -Preturo, Zona Industriale, Capestrano ed in alcune aree all’interno della Citta’.

Ottimo il tener d’occhio di tutta la situazione nelle zone di L’Aquila da parte del Corpo Forestale dello Stato che, per questo va dato atto, tiene alto il livello di attenzione per salvaguardare non solo l’ambiente e la città, ma anche gli interessi delle altre imprese che operano nel rispetto delle leggi. Ma questo è solo uno dei piccoli problemi che la città deve ancora risolvere.

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