Con lo Sprar, osservano i tre consiglieri di opposizione alla maggioranza del sindaco, Gabriele Florindi, «avremmo la chiusura dei due centri di accoglienza straordinari (Cas), dislocati a Torre del Moro e nel centro storico, l’ accoglimento e l’ inserimento sociale di un numero massimo di circa 30 rifugiati aventi diritto, a fronte delle oltre 140 presenze attuali. Immigrati» insistono Valoreo, Perazzetti e Travaglini, «per i quali non sono previsti progetti di integrazione o di inserimento. Infatti», proseguono, «le presenze variano continuamente e l’elevato numero di rifugiati non consente di allestire interventi efficaci. L’ esperienza Sprar di altri Comuni vicini, invece, ci mostra come sia possibile gestire un numero congruo di persone che ne hanno diritto, e soprattutto di riportare gestione e organizzazione sotto il controllo comunale».
L’auspicio dei tre consiglieri è che la proposta venga accolta all’unanimità, e che si parli finalmente di «era accoglienza» con progetti concreti monitorati dall’ ente
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