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Imprudente illustra il Festival delle Birre d’Abruzzo 2024

Quest'anno la manifestazione si svolgerà a Chieti dal 22 al 24 novembre tra concerti, spettacoli, masterclass e truck food

da Marina Denegri

Emanuele Imprudente

CHIETI – Valorizzare la birra agricola e artigianale, eccellenza abruzzese, prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione, incentivando tutto il processo di filiera che parte dalla coltivazione per arrivare all’imbottigliamento, favorire l’affermazione del brand e l’internazionalizzazione, con buyer che arriveranno oltre che da altre regioni italiane da Inghilterra, Sud America, Stati Uniti, Finlandia e Giappone.

Questo l’obiettivo del Festival delle birre d’Abruzzo che, dopo il successo della prima edizione del novembre 2023 al Padiglione Becci nel porto turistico di Pescara, torna con la sua formula itinerante per la seconda edizione, che avrà una durata non di due, ma di tre giorni, da venerdì 22 a domenica 24 novembre, e la location scelta sarà questa volta il palazzo della Camera di Commercio Chieti-Pescara, in via Ottorino Pomilio a Chieti.

“La birra artigianale – ha detto il vice presidente della Regione, con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente – si sta affermando come una nuova eccellenza abruzzese, con protagonisti tanti giovani e valenti imprenditori, capaci di coniugare l’innovazione e l’inventiva con il legame profondo con il territorio. Una realtà che merita dunque di essere promossa ed esaltata, e soprattutto aiutata ad espandersi ulteriormente in nuovi mercati. Non a caso, anche in questa edizione, elemento decisivo e qualificante saranno gli incontri B2B con importatori e distributori nazionali e internazionali”.

L’iniziativa è promossa dalla Regione Abruzzo, che si avvale dell’organizzazione dell’Agenzia regionale delle attività produttive (Arap), a seguito dell’approvazione della legge regionale 5 del 15 marzo 2021, che vede come primo firmatario il capogruppo in consiglio regionale, Vincenzo D’Incecco, sottoscritta dall’allora presidente della terza commissione consiliare Agricoltura, Sviluppo economico e Attività Produttive, Emiliano Di Matteo..

La norma ha come obiettivo generale, “la valorizzazione della produzione birraia artigianale attraverso la codificazione delle metodologie classiche di trasformazione”, “lo sviluppo della coltivazione e la qualità delle materie prime per la produzione birraia artigianale, con particolare riferimento alla produzione di luppolo e orzo, anche sostenendo la creazione e lo sviluppo della filiera locale”, e ancora “la qualificazione delle competenze degli operatori del settore, anche attraverso il riconoscimento della professionalità acquisita e dell’apporto formativo rivolto ai giovani”.

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