POLLUTRI – Per la prima volta nella provincia di Chieti, il vertice sul più importante fondo dell’agricoltura dell’Unione Europea: si è svolto ieri 4 dicembre, presso la sede della riserva naturale regionale Bosco di Don Venanzio a Pollutri, il Comitato di Sorveglianza del Fondo Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (FEASR) legato alle programmazioni del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-22 e del Complemento per lo sviluppo rurale (CSR) 2023-27.
A condurre i lavori il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, e l’Autorità di gestione del PSR e CSR Abruzzo, Elena Sico, direttrice del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo.
“Anche quest’anno, come lo scorso ad Avezzano, – spiega Emanuele Imprudente – abbiamo ritenuto importante celebrare lo svolgimento di un appuntamento così autorevole ed importante per l’agricoltura, fuori dalle sedi istituzionali e dai palazzi, in un territorio ad alta vocazione agricola e con un’indiscutibile valenza simbolica: non a caso la scelta è caduta su una delle 26 riserve naturali regionali, il Bosco di Don Venanzio, a sancire lo strettissimo legame tra il comparto primario, l’ambiente rurale e la salvaguardia della biodiversità, in due parole il modello di “Abruzzo sostenibile” che da tempo portiamo avanti!”.
Al tavolo sono stati presenti: la Responsabile PSR Abruzzo presso la Dg Agri della Commissione europea, Elvira Grassi, il referente del Masaf, Luigi Ottaviani, la referente di Agea, Maddalena Gherardi e il referente del Mef Igrue, Davide Spano. Per la programmazione 2023-2027 la referente della DG Agri della Commissione europea, Giulia Polizzi. Hanno partecipato le organizzazioni professionali agricole, i componenti del partenariato e la struttura del Dipartimento agricoltura.
Con riferimento allo stato di attuazione del PSR, nel ripercorrere le tappe degli ultimi anni è emerso inequivocabilmente da parte dei dirigenti ed osservatori esterni un quadro di ottimismo e rinnovata fiducia per la chiusura della connessa programmazione, quadro completamente trasformato rispetto alla ereditata condizione confusionale.
“Ciò che adesso tutti ci riconoscono – afferma il vicepresidente Imprudente – è il consolidamento di una visione e di una strategia di medio e lungo periodo orientata non solo al conseguimento finanziario degli obiettivi e dei target di spesa, ma alla semplificazione dei bandi, alla scelta di puntare sui giovani e sulla sostenibilità, alla volontà evidentemente politica di procedere agli scorrimenti delle graduatorie esistenti, all’introduzione di modalità innovative di supporto come gli strumenti finanziari, all’adesione alle iniziative di conoscenza e di informazione della politica agricola comune come Open Farms e Rural Ciak.
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