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In arrivo le cartelle Tares ai contribuenti di Pescara

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PESCARA – L’assessore alle Finanze Massimo Filippello, nel corso della conferenza stampa convocata per fare il punto sui pagamenti della Tares,ha reso noto che sono ufficialmente partite le relative cartelle  per i 60mila contribuenti della città di Pescara che le riceveranno entro la metà della prossima settimana. Si tratta del pagamento del saldo 2013, che andrà effettuato entro il prossimo 31 gennaio, ma con un margine di tolleranza di dieci-quindici giorni, proprio perché si dovrà  tener conto di eventuali ritardi del servizio postale. Nel caso  per una ritardata ricezione del modello F24 , sia per eventuali errori nei calcoli non verranno applicate sanzioni. Per richiedere correzioni sarà sufficiente chiamare l’Ufficio Tributi o, meglio ancora, inviare una mail all’indirizzo tares@comune.pescara.it. Sarà il dirigente a ricevere la richiesta sulla base della quale verrà emesso un nuovo bollettino di pagamento.
“A metà della prossima settimana – ha detto l’assessore Filippello – dovrebbero arrivare nelle case di 60mila contribuenti pescaresi i relativi avvisi di pagamento della Tares. Ovviamente gli importi dovuti sono determinati dalla differenza tra il dovuto e il versato, dunque parliamo del saldo finale. Se qualcuno non ha versato gli acconti, dovrà versare gli importi complessivi. Determinate le tariffe, abbiamo anche verificato gli ipotetici problemi che potranno verificarsi: per le utenze domestiche le tariffe sono state determinate in funzione della superficie degli immobili e del numero degli occupanti al primo gennaio 2013 con i dati forniti dall’anagrafe comunale. E’ evidente che nel corso dell’anno possono essersi verificate condizioni per le quali la composizione di un nucleo familiare si è modificata, ad esempio per il decesso di un congiunto, o per il matrimonio o trasferimento di un figlio, e, in questo caso, il contribuente avrebbe dovuto presentare un’istanza con un modulo presente sul sito istituzionale del Comune, per comunicare la variazione, consentendo al Comune di rettificare la composizione del nucleo familiare. Se questo non è accaduto, il cittadino, ricevuto il bollettino, potrà comunicare comunque al Comune la variazione, e l’Ufficio rettificherà la posizione. Altra possibilità, noi sappiamo che ci sono tanti cittadini con immobili a disposizione, ossia appartamenti non locati, con utente attivate, per i quali abbiamo chiesto ai contribuenti di fare una semplice comunicazione e il Comune applicherà la tariffa più bassa. Se invece il cittadino non comunica alcunché, il bollettino verrà emesso in automatico ipotizzando una presenza base di 4 occupanti. Tuttavia, anche chi avesse dimenticato sino a oggi di presentare le relative comunicazioni, potrà farlo anche dopo aver ricevuto il nostro avviso di pagamento. Ovviamente siamo ancora di fronte a un tributo nuovo, dunque i contribuenti appartenenti alle utenze domestiche dovranno verificare come prima cosa la corrispondenza inerente il numero effettivo degli occupanti, se quel numero non coincide con la realtà dovrà presentare una semplice istanza, anche via mail, all’indirizzo tares@comune.pescara.it e il Comune determinerà il nuovo tributo e invierà a domicilio la cartella con l’importo rettificato. In alternativa il cittadino potrà anche decidere intanto di pagare il bollettino ricevuto, quindi presentare la propria istanza di rettifica, e ovviamente il Comune gli riconoscerà un bonus, pari alla somma superiore versata che sarà a credito per gli anni successivi. Per le utenze non domestiche – ha invece ricordato l’assessore Filippello – abbiamo fatto una classificazione di tutte le attività esistenti ripartite in 24 categorie, in funzione dei nostri dati, e di quelli forniti dalla Camera di Commercio, attività raggruppate sulla base dell’omologa potenzialità di produzione dei rifiuti. Se la ditta si vede recapitare un avviso che ritiene sbagliato, perché magari si vede raggruppato in una categoria cui non pensa di appartenere, sarà sufficiente che faccia una semplice comunicazione al Comune in cui chiede la rettifica, spiegando anche le ragioni. Ovviamente con l’avviso di pagamento della Tares ci sarà anche l’avviso di maggiorazione Tares per i servizi indivisibili, pari a 30 centesimi di euro per metro quadrato di superficie tassabile. Dunque ogni contribuente riceverà due distinti bollettini F24, uno con l’avviso Tares e uno con la maggiorazione Tares; la maggiorazione Tares va pagata inderogabilmente entro il 31 gennaio 2014, dunque anche se il cittadino dovesse fare una comunicazione per modificare qualche dato e, per pagare la Tares, intendesse attendere l’arrivo del bollettino rettificato, la maggiorazione va comunque pagata subito. Per la Tares – ha ancora ricordato l’assessore Filippello – non sono previste rateizzazioni, proprio perché si tratta del saldo 2013. Ovviamente l’introduzione della Tares ha introdotto delle modifiche negli importi rispetto alla Tarsu, perché comunque la Tares ci impone la copertura del 100 per cento del servizio, dunque per Pescara la copertura di 26milioni di euro, ma ha anche garantito un riequilibrio e maggiore equità: tra le utenze domestiche, qualcuno avrà un lieve incremento, sempre in funzione del numero degli occupanti un’abitazione, altri avranno una decisa riduzione, ad esempio i single. Tra le utenze non domestiche ci sono attività che avranno incrementi notevoli, perché producono più rifiuti; mentre molte attività pagheranno meno della Tarsu. A pagare di più, rispetto al regime della Tarsu, saranno ristoranti, bar, negozi di frutta e verdura e pescherie, con incrementi del 30-40 per cento, o anche del 200 per cento. Pagheranno meno attività come negozi di abbigliamento, studi professionali, uffici, negozi di beni non alimentari. Intanto il primo febbraio entrerà in vigore il nuovo tributo già istituito, lo Iuc, composto dalla Tasi e dalla Tari, ossia la tassa sui rifiuti, che secondo la legge si determinerà in tre modi: o come la Tares; o con una misurazione puntuale delle superfici, praticamente improponibile per le grandi città; o in funzione della quantità e qualità media dei rifiuti prodotti. Cambierà poco, ma potrebbero comunque esserci degli aggiustamenti”.

 

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