PESCARA – Giovedì prossimo, 28 marzo, partirà con destinazione Togo, dove giungerà intorno al 16 o 17 aprile, il Tir di aiuti umanitari predisposto dall’Associazione Novissi Onlus con il contributo di molte altre Associazioni di Volontariato. A bordo ci sono un impianto fotovoltaico, un’autovettura e attrezzature per l’allestimento di un’officina meccanica e una falegnameria, materiale che avrà come destinazione il villaggio di Yegué, dove la Novissi ha realizzato l’Orfanotrofio ‘Pescara’, grazie ai contributi dell’Istituto per la Cooperazione Internazionale, struttura inaugurata dal sindaco Albore Mascia nel settembre del 2010. L’assessore al Volontariato Maria Grazia Palusci, nel corso della conferenza stampa convocata ieri, ha reso nota l’iniziativa umanitaria. Presenti il Presidente dell’Istituto comunale per la Cooperazione Internazionale Domenico Pettinari, il consigliere dell’Istituto Pino Petaccia, di Baobab, e Gaetano Paparella, Presidente della Novissi.
“L’iniziativa – ha spiegato l’assessore Palusci – rappresenta solo l’ulteriore passo di quel percorso di collaborazione con le Associazioni e le Organizzazioni non Governative che da tre anni e mezzo operano con il Comune per dare un piccolo grande contributo allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo. E, dopo la partenza, nel 2009, di un primo container di aiuti umanitari, dopo l’inaugurazione dell’Orfanotrofio Pescara, oggi celebriamo l’invio di un Tir pieno di attrezzature importanti per creare lavoro in un piccolo Villaggio”.
“Alla preparazione del container – ha detto Paparella – hanno contribuito molte associazioni del territorio, come Baobab, gli Amici di Nocciano, Missione Possibile, oltre che l’Istituto per la Cooperazione, Enti che ci hanno aiutato in maniera concreta per continuare a salvaguardare i diritti dei bambini. La Novissi è impegnata ormai dal 2007 nel Villaggio di Yegué in Togo, dove oggi sono ben 70 i piccoli ospitati nell’Orfanotrofio di 500 metri quadrati ai quali stiamo cercando di dare un futuro, provvedendo alla loro alfabetizzazione, garantendo loro un tetto sulla testa, in un villaggio dove abbiamo anche realizzato un pozzo scavato a mano che rifornisce di acqua i servizi. All’interno del Tir, questa volta, non ci sono libri e quaderni, ma ci sono un impianto fotovoltaico da 5 KW che andrà a servire l’Orfanotrofio dove oggi non c’è luce né gas, poi ci sono attrezzature per allestire un’officina e attrezzature per una falegnameria, infine c’è un’automobile, fondamentale per coprire distanze enormi se consideriamo che il villaggio si trova a 8 ore di distanza dalla capitale e a 3 ore dalla città più grande. Il container partirà giovedì prossimo, 28 marzo, e arriverà a destinazione il 16 o il 17 aprile, subito dopo partiranno alcuni volontari per sistemare le attrezzature e dei tecnici per il montaggio dell’impianto fotovoltaico”.
“Penso che Pescara – ha sottolineato il Presidente Pettinari – sia stato l’unico Comune in Italia ad aver creato un Istituto per la Cooperazione internazionale, attraverso cui aiutare, anche in momenti di grande crisi come quella che stiamo vivendo, i paesi più poveri del mondo. Ogni anno il nostro Istituto gestisce un piccolo fondo attraverso cui finanziare i progetti più meritevoli. Per il 2013 avremo a disposizione circa 48mila 500 euro e tra un mese e mezzo verrà emesso l’avviso pubblico al quale potranno partecipare le Onlus che si occupano di Cooperazione, quindi sarà una Commissione tecnica a valutare i progetti e i migliori saranno finanziati. In altre parole, proprio per garantire la massima trasparenza nell’assegnazione di quel fondo, abbiamo preteso addirittura un avviso pubblico. Va anche ricordato che come membri e come Presidente dell’Istituto per la Cooperazione, abbiamo sempre rinunciato a prebende, indennità o gettoni di presenza, ossia da sette anni svolgiamo opera di volontariato, proprio perché sin dal primo giorno non abbiamo voluto sottrarre un solo euro ai Paesi del Terzo Mondo”.
Subito dopo la Novissi ha mostrato un video su quanto realizzato in questi anni in Togo, “e il prossimo obiettivo – ha annunciato Paparella – sarà quello di dirottare il nostro impegno in Mali dove ci hanno chiesto di occuparci di tre campi profughi e della realizzazione di un orfanotrofio, e quella sarà la nostra prossima sfida”.