PESCARA – Ieri mattina, presso la sala giunta della Provincia di Pescara, si è svolta una riunione per discutere del futuro della Stella Maris.
Presenti al tavolo, il presidente della Provincia Antonio Di Marco; il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, l’assessore del Comune di Montesilvano Walter Cozzi e i tecnici di palazzo dei marmi.
“Ho voluto convocare questo incontro per concertare, insieme a tutti i soggetti coinvolti, il futuro dell’ex colonia fascista. Il problema, infatti, non è più procrastinabile, specie dopo i recenti fatti di cronaca.
La Regione – ha ricordato Di Marco – ha messo a disposizione della Provincia un milione di euro. L’edificio, però, per essere recuperato nella sua interezza, necessita evidentemente di un sostegno economico ben più ampio (altrimenti si rischierebbe di sperperare un milione di euro di fondi pubblici per un intervento spot) e, soprattutto, di un’idea, di un progetto che possa coniugare le esigenze della collettività con quelle di gestione. Ed è proprio per questo che ho voluto convocare urgentemente questa riunione”.
Il presidente Di Marco ha illustrato al governatore alcuni aspetti tecnici dell’aeroplanino, con particolare riferimento alla superficie del lotto, 11mila 600 mq circa (compreso l’area esterna), e alle sue volumetrie interne, circa 3mila 600 metri quadrati, di cui 743 mq piano terra, 1.162 mq primo piano, 910 mq il secondo piano e 1.020 mq di terrazzo.
Per sistemare definitivamente lo stabile, invece, secondo le stime occorrono 2,4 milioni di euro:
– realizzazione delle partizioni interne, risanamento elementi verticali (circa €300 mila)
– realizzazione degli impianti (idrico, termico, sanitario) e reti tecnologiche, (circa €1.2 mln)
– pavimenti, finiture, porte, ripristino infissi, ecc. (circa €400 mila)
– sistemazione delle aree esterne. (circa €500 mila)
“Il tutto – ha aggiunto Di Marco – senza considerare gli arredi interni, che sono indissolubilmente legati al contenuto che intendiamo dare alla Stella Maris”.
A quel punto a prendere la parola è stato D’Alfonso, che ha assicurato che si farà carico di recuperare un ulteriore milione di euro da destinare al recupero dell’ex colonia fascista, completabile con i ribassi d’asta, e ha incaricato i tecnici della Provincia di fornirgli, entro 30/40 giorni al massimo, “una scheda veritiera, con voci economiche dettagliate, in cui vengano specificati i costi per rendere fruibile l’edificio e ripristinare la sua funzionalità essenziale. L’ultimo miglio spetterà al futuro gestore. La miglior destinazione d’uso, a mio avviso – ha aggiunto D’Alfonso – è quella per cui è nata la Stella Maris, ovvero una colonia. Per quanto riguarda la sua funzione formativa, invece, ricordo che la fondazione Pescarabruzzo ha una scuola di design che ad oggi non occupa la vetrina che merita una scuola: le due realtà potrebbero convivere”.
Così come potrebbero convivere, secondo il presidente, con un progetto dell’accademia delle belle arti di Roma, che ha espresso il suo interessamento verso la struttura.
Il Comune di Montesilvano, per bocca dell’assessore Cozzi, si è detto disponibile ad aprire un confronto sulla futura destinazione della Stella Maris.