LETTOMANOPPELLO (PE) – Ieri mattina a Lettomanoppello è stata inaugurata la sede della Fondazione “Lettomanoppello città della pietra” la cui attività era ferma da anni e ora viene rilanciata su iniziativa delle istituzioni. I locali di Contrada Pietrara, rimessi a nuovo, ospitano una mostra permanente di lavori realizzati proprio con la pietra della Majella. La cerimonia ha visto la partecipazione di tutti coloro che hanno contribuito alla rinascita di questa realtà, vale a dire il presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore al Turismo e al patrimonio Aurelio Cilli, il sindaco di Lettomanoppello Giuseppe Esposito, i componenti del Comitato tecnico scientifico e i rappresentanti di alcune associazioni. La sinergia tra Provincia e Comune, che sono a capo della Fondazione, è stata sottolineata dal primo cittadino il quale ha ricordato, tra l’altro, che Lettomanoppello ha partecipato alla Borsa internazionale del Turismo nel 2010, con la Provincia, e che la Regione Abruzzo ha riconosciuto nello stesso anno questo centro “Città della pietra”.
“Ora abbiamo riattivato la Fondazione – ha aggiunto – abbiamo sistemato la sede all’interno e nell’area esterna e ci auguriamo che cammini in maniera autonoma, a disposizione di chi lavora la pietra. Ci sono già dei progetti in cantiere, da una manifestazione in paese (Dieci giornate in pietra) alla scuola per scalpellini e puntiamo sull’utilizzo dell’opificio, per il quale siamo in attesa del bando, ma ci auguriamo anche che la Regione riapra la cava”.
L’importanza della pietra come “una delle risorse preziose per il territorio” è stata sottolineata da Cilli che ha messo in evidenza le altre “ricchezze” di questa zona, “dall’enogastronomia alle bellezze naturali, dal mare alla montagna, fondamentali per rilanciare il turismo e l’immagine del pescarese”.
“Abbiamo restituito alla comunità un immobile di prestigio – ha detto Testa – ed è importante che questa struttura viva 365 giorni l’anno, diventando una fucina di idee. Si tratta di un supporto fondamentale per il territorio e attraverso questa realtà si possono creare collaborazioni utili con altri enti e realtà, considerato che gli oggetti prodotti sono belli, originali e di qualità”.