Via Caduti per Servizio sarà un campione, un esemplare in vitro, un modello di rilancio sociale e di sviluppo che ripeteremo anche nelle altre zone ‘a rischio’ del territorio. Oggi abbiamo iniziato con l’inaugurazione della Postazione socio-sanitaria ‘Fontanelle-Soccorso’, un punto di prima assistenza e di supporto degli utenti che sarà dotato anche di un’autoambulanza attrezzata per la rianimazione, mantenendo un impegno preciso assunto con il quartiere la scorsa primavera.
Nelle prossime settimane proseguiremo istituendo la figura del ‘bobby inglese’, l’agente di Polizia municipale del rione che non sarà solo un vigile, ma sarà un amico che dovrà rendere dura la vita a quella minoranza di cittadini che sempre la scors
a primavera ci venne incontro con i pitbull, per scoraggiare la presenza dello Stato nel quartiere.
Ha ricordato ancora il sindaco:
appena qualche mese fa sono venuto personalmente nel quartiere, anche sulla scia degli interventi un po’ polemici di Don Max che aveva denunciato il timore di una sorta di ‘indifferenza’ delle Istituzioni nei confronti delle problematiche del sito. Quando siamo arrivati i cittadini ci hanno segnalato i problemi più ordinari, il mancato sfalcio dell’erba, le condizioni di alcuni alloggi popolari che hanno bisogno di interventi di manutenzione, altri alloggi che sono occupati da utenti abusivi, problemi di tratti di strada ancora dissestati, dove peraltro siamo intervenuti il più in fretta possibile per effettuare opere di sistemazione.
Ma in realtà quello che è soprattutto emerso è un problema di ordine pubblico: via Caduti per Servizio è abitato al 90 per cento da tante famiglie oneste, che la mattina si alzano, vanno a lavorare, accompagnano a scuola i figli, fanno vita di parrocchia, una vita assolutamente normale e regolare. L’altra faccia, fortunatamente minoritaria, ma comunque preoccupante, di via Caduti per Servizio è però rappresentata da quel piccolo nucleo di cittadini che la scorsa primavera ci hanno lanciato accuse, sono scesi in strada con i pitbull, un piccolo nucleo costituito da inquilini abusivi che per occupare alcune case si sono limitati a sfondare le porte e che oggi pensano di governare un quartiere intero.
Da quel giorno, da quando siamo venuti e ci siamo confrontati personalmente con tale realtà abbiamo iniziato le nostre verifiche e non abbiamo dimenticato via Caduti per Servizio, ma piuttosto stiamo accertando gli interventi forti e radicali che con le Forze dell’Ordine dovremo attuare per ripristinare il rispetto della legalità lungo la strada. Nel frattempo ci siamo attivati per istituire nel rione alcuni servizi fondamentali per una periferia che però ha tante potenzialità e voglia di sviluppo. In particolare mesi fa, quando siamo venuti, i residenti ci hanno sollecitato l’istituzione di un servizio di assistenza socio-sanitaria perché la zona è evidentemente lontana per ora dai distretti sanitari e dall’ospedale civile.
Il sindaco ha assicurato che tra qualche mese dovrebbe finalmente concretizzarsi l’inizio dei lavori di costruzione del Distretto sanitario di Pescara sud, in via Rio Sparto, un cantiere Asl che è stato bloccato per anni a causa di un contenzioso che ormai il manager D’Amario ha saputo risolvere riavviando le procedure per l’appalto. Nell’attesa però i cittadini del posto sono effettivamente costretti a muoversi necessariamente con la propria auto o con uno o due autobus per un qualunque esame ambulatoriale. Per compensare tale carenza si è deciso di utilizzare un locale di proprietà comunale, proprio in via Caduti per Servizio per istituire un servizio di assistenza socio-sanitaria, accogliendo la proposta pervenuta dall’Associazione Nazionale Pubblica Assistenza, l’Anpas, un Ente accreditato di prima classe per il Servizio civile nazionale, con 500 sedi e 2mila ragazzi e ragazze aderenti. Infatti nelle scorse settimane l’Anpas, a fronte del notevole sviluppo demografico della zona periferica di Pescara e Sambuceto, in accordo con la Asl, ha evidenziato la possibilità di creare una sede operativa nella zona di Fontanelle per poter operare con la massima efficienza mediante l’istituzione di un servizio sanitario con ambulanza a carattere assistenziale e formativo. Una proposta che ha incontrato la disponibilità dell’amministrazione comunale proprietaria di un locale situato al pianterreno di un fabbricato condominiale di edilizia residenziale pubblica, della superficie di 105 metri quadrati, idoneo allo svolgimento di tale servizio e che abbiamo deciso di concedere in uso, a titolo oneroso, all’Anpas. Per ora il contratto avrà la durata di sei mesi, con la corresponsione di un canone mensile in favore del Comune pari a 176 euro.
All’interno della struttura, per conto dell’Anpas, opererà la società Manoppello Soccorso Onlus che garantirà il servizio sanitario con ambulanza attrezzata per la rianimazione, servizio assistenziale e formativo. Infatti il progetto prende vita anche dalla consapevolezza che un’associazione di volontariato su un territorio periferico può dare la possibilità a molti ragazzi di incontrarsi in modo diverso favorendo la partecipazione attiva. Il personale sanitario volontario addestrato sarà fornito in prima fase dall’associazione in attesa della formazione di nuovi volontari in loco che vorranno frequentare i corsi gratuiti di primo soccorso per operatori d’ambulanza. In una seconda fase saranno attivati altri servizi secondari, come il trasporto sanitario non urgente, il trasporto degli emodializzati e dei diversamente abili.
Ha affermato il presidente Teodoro:
nel frattempo ci muoveremo per attivare nei prossimi mesi un Centro Unico di Prenotazioni della Asl in via Rubicone, nei locali dell’ex Ufficio Postale, dove sarà istituito anche il centro prelievi, mentre per dicembre saremo in grado di ripristinare il Distaccamento della Polizia municipale.
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