L’Associazione Fontevecchia lo ha allestito presso la propria sede con l’obiettivo di recuperare e valorizzare le tradizioni della terra di Spoltore
SPOLTORE (PE) – Nei giorni scorsi è stato inaugurato “Un ‘Museo delle Arti Contadine’ che, attraverso l’allestimento degli spazi interni ed esterni, racconta i trascorsi della terra di Spoltore: dai documenti storici rintracciati all’interno delle intercapedini delle vecchie mura di abitazioni e casolari, sino alla ricostruzione meticolosa delle attrezzature utilizzate per arare e lavorare i campi, o anche per produrre l’olio, il vino, e allevare il bestiame. Un racconto che si estende alla riscoperta dei carri, delle trebbiatrici e alla riscoperta delle radici documentali delle famiglie storiche.La struttura è stata allestita dall’Associazione Fontevecchia presso la propria sede, in via Valle Carbone, a Spoltore, e inaugurata, alla presenza delle Autorità, tra cui il sindaco Luciano Di Lorito, nel corso della terza serata-evento che ha visto la presenza dell’antropologa Maria Concetta Nicolai e delle Associazioni ‘Cultura e Tradizioni Teatine’, di Francesco Stoppa e de ‘I Colori del Territorio’ di Edgardo Cotellucci”.
“Obiettivo dell’Associazione – hanno spiegato i rappresentanti – è quello di recuperare e valorizzare le tracce del passato della terra di Spoltore, un passato ricco di storia, di cui pian piano si è persa la memoria in nome dell’urbanizzazione che ha rischiato di cancellare quei ricordi. Oggi noi puntiamo alla promozione del volto più autentico di un territorio che non vuole e non può essere considerato solo il ‘dormitorio’ di Pescara, ma vuole divenire centro propulsivo di cultura, arte, conoscenza, di ricerca e approfondimento. E la nostra Associazione ha voluto offrire uno strumento e uno spunto a tale lavoro di recupero, allestendo un vero ‘Museo delle Arti Contadine’ più autentiche”.
La Terza giornata sociale dell’Associazione si è aperta con la celebrazione della Santa Messa in rito latino presso la Cappella della Santissima Trinità, sempre in via Valle Carbone. La celebrazione è stata seguita dalla processione organizzata dalle Associazioni ‘Cultura e Tradizioni Teatine’ di Francesco Maria Stoppa e ‘I Colori del Territorio’ di Edgardo Cotellucci, processione che ha anticipato le celebrazioni dell’Assunta. Quindi spazio all’antropologa, storica e saggista Maria Concetta Nicolai che ha illustrato, a oltre un centinaio di presenti, la ricostruzione dell’albero genealogico di una delle famiglie storiche di via Valle Carbone, i Troiano, un lavoro che proseguirà anche con altri cognomi illustri di Spoltore. Quindi il taglio del nastro del ‘Museo di Arti Contadine’, che ha visto la presenza, tra gli altri, del sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito, con gli assessori Chiara Trulli ed Ennio Rosini, del vicepresidente della Provincia di Pescara Fabrizio Rapposelli e dell’assessore provinciale Roberto Ruggieri, del consigliere comunale Marina Febo, a cui si sono poi aggiunti anche l’assessore regionale Carlo Masci e il vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli. E tra i presenti anche il Presidente di Ambiente Spa Massimo Sfamurri. Quindi l’apertura del Museo, “nel quale – hanno spiegato i membri dell’Associazione – abbiamo collocato i documenti storici rinvenuti addirittura all’interno delle mura delle abitazioni del rione, durante i vari lavori di ristrutturazione, documenti manoscritti, atti notarili, risalenti addirittura all’800 o ai primi del ‘900, atti che disciplinavano contratti di matrimonio per la consegna della dote ai futuri mariti. E poi gli attrezzi utilizzati per ferrare i cavalli, per produrre l’olio nella maniera più antica, le prime botti utilizzate per conservare il vino, sino ai carri impiegati per trainare i buoi, o le falciatrici. Quello inaugurato rappresenta solo il primo nucleo di un’esposizione che intendiamo arricchire, giorno dopo giorno, con tutti quegli elementi che ci aiuteranno a raccontare la Spoltore più vera con un occhio attento ai nostri ragazzi”.
La Serata è poi proseguita con i cori e i balli della tradizione delle due associazioni, rigorosamente in costume d’epoca, tra polke e quadriglie.