TERAMO – Grande partecipazione, questa mattina, per l’inaugurazione del nuovo studio polispecialistico di medicina solidale “Kum!”, ospitato in un’immobile di proprietà comunale in via Potito Randi 2/A e oggetto di un patto di collaborazione sottoscritto tra l’omonima associazione, affiliata all’AUSER Teramo, e il Comune di Teramo.
Un progetto che, grazie alla disponibilità di grandi professionalità oggi in pensione, mira a dare una risposta concreta alle domanda di prestazioni diagnostiche da parte di tutte le persone che vivono una situazione di disagio economico, che oggi non riescono a curarsi e che saranno indirizzate allo studio medico solidale in collaborazione tra i servizi sociali del Comune, la Caritas, le mense sociali e tutte le altre associazioni che quotidianamente operano per contrastare situazioni di disagio.
Un’esigenza particolarmente sentita a fronte del costante aumento, nel nostro paese, della cosiddetta povertà sanitaria: in base ai dati dell’ultimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (BES), nel 2022 ha rinunciato alle cure per motivi economici il 3,2% della popolazione, pari a quasi 2 milioni di persone. Così come, secondo i dati del Banco Farmaceutico, lo scorso anno oltre 400mila persone hanno dovuto chiedere aiuto ad una delle 1.892 realtà assistenziali convenzionate con lo stesso Banco per accedere gratuitamente a farmaci e cure.
Lo studio medico solidale KUM, che vede ad oggi la disponibilità di oltre 30 medici specialisti nelle discipline della medicina interna, cardiologia, pneumologia, neurologia, reumatologia, endocrinologia, dermatologia, diabetologia, chirurgia generale, cardiochirurgia, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, neurochirurgia, ortopedia, urologia, ginecologia, psichiatria e psicologia, mira proprio a dare risposte alla povertà sanitaria, consentendo alle fasce più deboli della popolazione di accedere a tutta una serie di prestazioni.
“Questa giornata segna un importante passo avanti nella piena attuazione di quel diritto universale alla salute sancito dalla nostra Costituzione – ha sottolineato nel suo intervento il Sindaco Gianguido D’Alberto – oggi il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, al quale la mia amministrazione ha creduto con forza, e in particolare agli uffici comunali, agli assessori Ilaria De Sanctis e Pina Ciammariconi, che con i rispettivi assessorati hanno seguito le diverse fasi del progetto, a tutti i professionisti che, con grande spirito di comunità, si sono messi a servizio dei più deboli, alla Asl di Teramo”.
L’accesso allo studio medico, per questioni organizzative, non sarà di tipo diretto da parte degli utenti, ma sarà filtrato dai servizi sociali del Comune di Teramo, nel rapporto con le associazioni che si occupano di povertà e disagio sociale.
“Oggi, con questa inaugurazione, arriviamo a conclusione di un lungo percorso, legato al fatto di dover creare un’apposita associazione e trovare un locale idoneo, che ci è stato messo a disposizione dal Comune grazie a un patto di collaborazione – ha detto la Presidente dell’associazione KUM! Giovanna Zippilli – nel frattempo il gruppo iniziale di medici che si è messo a disposizione è cresciuto grazie a nuove adesioni, così come è cresciuto il numero di infermieri e volontari che porteranno avanti insieme a noi questo progetto. Ringraziamo il sindaco, per averci sempre creduto, gli assessori Ilaria De Sanctis e Pina Ciammariconi, che ci hanno accompagnato lungo tutto il percorso, il direttore della Asl Maurizio Di Giosia per il supporto che ci ha dato, tutti gli uffici del Comune e della Asl che hanno lavorato insieme a noi e tutti quelli che sono stati e sono con noi nella realizzazione di questo progetto”.
“Con l’attività dello studio polispecialistico KUM ci rivolgiamo a tutte a quelle persone che non vengono intercettate dalla sanità pubblica e che sono ai margini della società, con l’obiettivo di garantire realmente l’universalità delle cure – ha sottolineato il professor Renato Gregorini, coordinatore dei medici di KUM – è importante spiegare che l’accesso allo studio medio non sarà libero, ma sarà regolato da servizi sociali del Comune di Teramo. il Comune ha infatti istituito il tavolo della povertà, che riunisce tutte quelle associazioni che si occupano di disagio sociale e, quindi, di tutti quegli utenti che KUM si propone di intercettare. Saranno le associazioni a inviare chi ha bisogno agli assistenti sociali del Comune, per la compilazione di un’apposita scheda e per la prenotazione della visita. L’unico accesso diretto sarà quello dei pazienti che saranno inviati dal medico di medicina generale, che conosce i propri pazienti e loro eventuale stato di disagio economico e sociale. In quel caso, una volta che il medico ci invierà il paziente, la scheda verrà compilata dall’assistente sociale presenta all’interno di KUM”.
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