PESCARA – “Non m’interessa la provenienza di Sandra o di Giuliano Diodati, m’interessa che in tempi non sospetti abbiano intrapreso un percorso politico assumendo una posizione critica nei confronti del Governo di sinistra e iniziando un rapporto con il centrodestra misurandosi su progetti e obiettivi, dimostrando di saper prendere impegni. Oggi sono fiero e orgoglioso di avere con me persone come Berardino Fiorilli e Sandra Santavenere, che hanno magari radici diverse dalle mie, ma sono persone perbene con cui vogliamo e dobbiamo costruire un Abruzzo diverso”.
Sono le parole con cui il candidato Presidente alla Regione Abruzzo per il centrodestra Marco Marsilio ha tenuto a battesimo l’Inaugurazione in via Orazio, a Porta Nuova, della sede del Comitato elettorale di Berardino Fiorilli e di Sandra Santavenere, candidati al Consiglio regionale per Azione Politica. Presenti anche Gianluca Zelli, il fondatore di Azione Politica, Giuliano Diodati, a capo del movimento civico che ha trovato l’accordo politico con Azione politica, il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno e, oltre a tanti amici e simpatizzanti, anche molti amministratori come i consiglieri comunali Giuseppe Bruno e Alfredo Cremonese.
“Oggi parte ufficialmente la campagna elettorale – ha esordito Zelli -, abbiamo avuto notizia che le liste sono state tutte accettate, dunque oggi si apre una battaglia lunga che correrà in parallelo sulla regione e, subito dopo, sulla città di Pescara, e su questa battaglia abbiamo trovato un accordo programmatico con il movimento di Giuliano Diodati, un accordo sulle modalità di pensiero, i nostri due movimenti hanno idee chiare, prima fra tutte il tornare tra la gente, parlare con le persone, e vedere i programmi comuni”.
“Credo – ha detto il sindaco Maragno nel suo saluto – che quando si ha stima delle persone, cui si è legati da un discorso affettivo, e quando si ha la certezza che quelle persone sono idonee a fare gli interessi dei pescaresi non ci si deve nascondere, dobbiamo essere lì a incoraggiarli, ecco perché ho voluto salutare oggi i candidati Fiorilli e Santavenere. Per noi amministratori gli ultimi quattro anni sono stati un dramma, non abbiamo mai avuto interlocuzione con la Regione, non abbiamo mai avuto la possibilità di ottenere servizi, iniziative e finanziamenti per opere per noi fondamentali, come il completamento della circonvallazione che è monca, che sta frenando lo sviluppo dell’area nord pescarese, oggi siamo di fronte alla scelta epocale di uscire dal percorso clientelare che ha distrutto l’Abruzzo, oggi tornata a essere profondo sud,. Abbiamo l’occasione di ripartire con slancio. Il 10 febbraio abbiamo la grande occasione di portare in Consiglio regionale gente come Berardino e Sandra, persone che si sono sempre impegnate anche dal punto di vista sociale per gli interessi della regione”.
“Per noi non è stato semplice – ha spiegato Giuliano Diodati –, abbiamo iniziato un percorso un anno e mezzo fa con un progetto civico che doveva restare staccato dai partiti, a un certo punto si è un po’ modificato, i passi conseguenziali fatti non sono stati portati a compimento, quindi io, Sandra e gli amici che ci hanno sostenuto abbiamo iniziato a confrontare le nostre idee e programmi con le forze politiche che ci hanno permesso l’interlocuzione, abbiamo trovato punti di contatto con Azione Politica e abbiamo deciso, come lista civica, che si candiderà al Comune di Pescara, abbiamo deciso di spendere la nostra punta di diamante, Sandra, sul progetto.
Sulla mia scelta di non candidarmi personalmente: a volte è necessario fare un passo indietro, mi sono dimesso solo due mesi e mezzo fa dalla giunta Alessandrini, con cui non condividevo quasi nulla, negli ultimi 8 mesi ero una persona avulsa dall’Amministrazione, e mi sono dimesso, a volte è necessario fare un passo indietro, pensando che tra qualche mese faremo più di un passo in avanti. Nella campagna elettorale otterremo grandi consensi, Sandra e Berardino sono due persone fresche e spendibili”.
“Un anno e mezzo fa –ha detto Fiorilli – è partito un progetto che oggi ci ha portato ad avere un movimento radicato in tutto l’Abruzzo. Per la regione si possono esprimere due preferenze, un uomo e una donna, e solitamente si tratta di accoppiamenti strumentali, tra me e Sandra l’accoppiata politica è nata quando eravamo in posizioni diverse, ma ci siamo riconosciute come brave persone, pur con ruoli diversi, abbiamo sempre avuto un ottimo feeling sulle cose importanti, e casualmente oggi siamo candidati insieme, ma la nostra non è solo strategia, entrambi crediamo nelle istanze delle brave persone, credo anche che la politica buona esista, al di fuori dei movimenti che vogliono sfasciare tutto come i grillini. In politica il difficile è trovare soluzioni, io faccio politica da vent’anni, e ho capito che tra il dire e il fare c’è differenza, nel fare si deve combattere con le difficoltà e la burocrazia. Oggi ereditiamo una regione ormai quasi distrutta dall’amministrazione d’Alfonso che ha lasciato macerie, ma abbiamo la volontà di modificare le cose”.
“Sono contenta di aver accettato la sfida – ha detto Sandra Santavenere –, io e Berardino ci siamo conosciuti in tempi non sospetti e abbiamo apprezzato la sensibilità reciproca, perchè in politica conta l’onestà intellettuale e il rispetto. Non avviene ovunque ed è importante il gioco di squadra, in Azione politica ho visto un insieme di ragazzi, di giovani, che Gianluca ha portato attorno a sé per costruire un nuovo percorso per la politica delle persone e per le persone, ciò che hanno dimenticato i partiti, e il gioco di squadra premia tutta la squadra”.
“Noi siamo una coalizione inclusiva – ha detto il candidato Presidente Marsilio – vogliamo con noi tutte le persone perbene che vogliono costruire un Abruzzo diverso. Io chiedo un percorso sincero, onesto e leale, vogliamo costruire un Abruzzo diverso, un Abruzzo delle opportunità, questa terra è amara con i propri figli, abbiamo una gioventù bellissima, che ottiene risultati eccellenti, i giovani laureati in Abruzzo sono in numero più elevato delle altre regioni, i nostri figli sono ragazzi seri, gente sana, che sgobbano sui libri, ma questi giovani troppo spesso devono scappare lontano da qui per trovare lavoro, la nostra terra è strozzata dall’assenza di occasioni, di collegamenti, che creano meno opportunità.
Abbiamo porti insabbiati, ferrovie vecchie come il cucco, non ne parliamo dell’autostrada, quanto costa e quanto sia uno svantaggio competitivo per la logistica, per il lavoro, rispetto altre regioni che hanno ottime strade e aeroporti che funzionano meglio e costano meno. Per costruire una regione competitiva capace di garantire lo sviluppo economico, vogliamo una regione in cui chi vuole investire, fare impresa, debba poter trovare terreno fertile per gli investimenti, per le attività, per generar quella ricchezza che è la ricetta per distribuire a tutti e creare prospettive.
Che è il contrario di quello che ci hanno lasciato con un presidente uscente che è scappato e il suo partito, i suoi eredi, i suoi uomini, che i ricandidano tutti, dunque quale discontinuità possono promettere. O qualcuno vuole dirci che c’era un uomo solo al comando e gli altri erano tutte vittime: se c’è un uomo solo al comando è perché qualcuno glielo permette. Io voglio invece essere a capo di una squadra, coltivare la virtù dell’umiltà per ascoltare gli addetti ai lavori, affidarmi a primari che mi sanno dire come far funzionare un ospedale, ci dobbiamo sfidare sulle competenze”.
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