Attivato presso il Centro Studi sull’Invecchiamento (CeSI), nell’ambito del Centro di Ricerche Cliniche diretto dal professore Andrea Mezzetti
CHIETI – Oggi,23 marzo alle ore 11.00 è stato inaugurato il Centro di Medicina Molecolare Predittiva (CMMP) presso la sede della Fondazione Università G. d’Annunzio; precisamente è stato attivato presso il Centro Studi sull’Invecchiamento (CeSI), nell’ambito del Centro di Ricerche Cliniche (CRC) diretto dal professore Andrea Mezzetti
Il Centro di Medicina Molecolare Predittiva (CMMP) diretto dal professor Antonio Marchetti, Ordinario della Cattedra di Anatomia Patologica e Patologia Molecolare, si caratterizza per un parco biotecnologico d’avanguardia con strumentazioni che sono disponibili per la prima volta sul territorio nazionale.
Il nuovo Centro infatti,si occuperà di un settore diagnostico emergente, incentrato sulla possibilità di predire la risposta farmacologica in base ad informazioni biologiche che possono essere indagate con nuove tecnologie.
Opererà in vari settori della medicina, ma in un primo momento saranno implementate attività in ambito oncologico. In particolare è disponibile una tecnologia che può permettere di evidenziare le cellule tumorali circolanti a partire da pochi millilitri di sangue. Le cellule evidenziate potranno essere enumerate, eventualmente isolate e sottoposte ad ulteriori analisi.
La dimostrazione delle cellule tumorali in circolo può essere importante per la valutazione della prognosi dei pazienti e per una accurata gestione del trattamento. Infatti, il numero delle cellule tumorali risulta aumentato nei casi in cui la malattia è più aggressiva e si riduce a seguito di trattamenti efficaci. Così la valutazione di questo parametro biologico nei pazienti prima e dopo la terapia può permettere un’immediata stima dell’efficacia di quest’ultima. Il prof. Stefano Iacobelli, Ordinario dalla cattedra di Oncologia si sta occupando di queste nuove possibilità applicative in campo clinico e sperimentale, in stretto contatto con il CMMP.
Il centro si propone anche una attività di ricerca strettamente applicata alla clinica che prevede studi molecolari con tecnologie sensibilissime per l’analisi del DNA, dell’mRNA e dei microRNA al fine di caratterizzare accuratamente le cellule tumorale circolanti isolate in funzione di un trattamento personalizzato del paziente con nuovi farmaci a bersaglio molecolare.
Ciò avrebbe il duplice vantaggio di permettere il trattamento dei soli pazienti responsivi, evitando l’esposizione ad indesiderati effetti collaterali, e di ridurre drasticamente la spesa sanitaria per questi costosi farmaci.