TERAMO – “L’Officina Farmaceutica che inauguriamo oggi ci consentirà di ampliare in maniera considerevole la nostra produzione di antigeni, reagenti, kit diagnostici e vaccini. Negli ultimi anni le richieste del mercato, anche estero, sono aumentate e di pari passo è cresciuta la nostra capacità di sviluppare nuovi prodotti: da qui la necessità di dotarci di una struttura all’avanguardia in grado di soddisfare i requisiti di legge necessari per ottenere l’autorizzazione ministeriale all’immissione in commercio dei nostri prodotti, ma anche di elevare la flessibilità operativa, potenziare la sicurezza degli operatori, minimizzare il rischio di contaminazione nei processi di produzione, ottimizzare la riproducibilità e la qualità dei prodotti”. Con queste parole il Direttore Generale dell’IZS di Teramo, Nicola D’Alterio, la mattina del 28 aprile ha presentato la nuova Officina Farmaceutica intitolata al dott. Bernardo Di Emidio, dirigente veterinario dell’Istituto scomparso prematuramente nel 2004 e, per l’occasione, ricordato nel toccante discorso commemorativo di un suo allievo, il dott. Federico Ronchi.
Prima del taglio del nastro il Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, ha benedetto la struttura evidenziando l’importanza del progresso scientifico e l’impegno incessante dell’Istituto in questo campo. Dopo un breve giro all’interno dell’Officina Farmaceutica, Autorità e organi di informazione hanno raggiunto il nuovo parco ecosostenibile dell’Istituto, a ridosso del lungofiume cittadino, intitolato ad Antonio Dionisi: l’Accademico d’Italia nato a Pietracamela (TE) nel 1866, primario e titolare della cattedra di anatomia patologica all’Università di Roma che portò avanti un approccio olistico ante litteram sulla malaria, preconizzando di fatto la strategia One Health. Nel 2018 l’Istituto ha pubblicato il libro “Antonio Dionisi: medico, scienziato, Accademico d’Italia” della prof.ssa Carla Tarquini che insieme al DG D’Alterio ha scoperto il busto in bronzo di Dionisi posato nel parco.
La cerimonia è proseguita con i brevi interventi e i saluti istituzionali dell’Assessore del Comune di Teramo Stefania Di Padova, del Presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, del Presidente del CdA dell’Istituto Alfonso Cantone, che si è soffermato sull’illustre figura di Dionisi, e del dott. Marco Ianniello del Ministero della Salute: il Direttore dell’Ufficio Epidemiosorveglianza e anagrafi degli animali, coordinamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Ministero ha ricordato: “30 anni fa, nel 1992, l’Istituto di Teramo già produceva l’antigene per la Brucellosi. Questo Istituto ha il merito di aver internazionalizzato la sanità veterinaria del nostro Paese, ecco perché il Ministero non ha esitato nel sostenere la realizzazione dell’Officina Farmaceutica”.
Va ricordato, infatti, che stiamo parlando di una struttura che ha richiesto 3 anni di lavori, costata 6 milioni di euro e finanziata quasi interamente da fondi messi a disposizione dal Ministero della Salute: l’Istituto ha contribuito con circa 300 mila euro di fondi propri. Una struttura composta da due unità separate – una da 370 metri quadri, l’altra da 245 metri quadri – progettata per consentire la produzione simultanea dei principali diagnostici realizzati e commercializzati dall’IZS di Teramo e aumentare l’offerta sul mercato nazionale e internazionale di prodotti innovativi per la diagnosi e la profilassi delle malattie animali e delle zoonosi.
L’ultimo intervento è stato quello dell’Assessore alla Salute Nicoletta Verì che ha evidenziato l’aspetto umanitario, oltre che scientifico, dell’Istituto e la capacità dell’ente teramano di saper sempre intrepretare il presente, quindi anche l’emergenza pandemica, con una strategia olistica.
In chiusura il dott. Nicola D’Alterio ha ringraziato tutto il personale, presente in gran numero alla cerimonia, evidenziando l’impegno profuso negli ultimi due anni che hanno visto l’Istituto impegnato a pieno regime nel contrasto della pandemia ma anche nelle attività istituzionali e nella realizzazione di progetti innovativi come, appunto, l’Officina Farmaceutica. Il Direttore Generale ha ricordato ancora una volta Antonio Dionisi, definendolo uno dei primi scienziati italiani ad avere un reale approccio di salute unica (One Health) che oggi è un caposaldo delle organizzazioni internazionali preposte alla promozione e alla salvaguardia della salute pubblica.
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