L’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, in servizio di scorta del giudice Borsellino, è rimasta vittima, con il magistrato e i colleghi, dell’attentato di via D’Amelio che il 19 luglio 1992 ha insanguinato Palermo e segnato profondamente il nostro Paese.
Con l’intitolazione all’agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, giovanissimo operatore del territorio morta tragicamente dell’adempimento del dovere, si intende continuare il percorso della memoria iniziato il 20 luglio 1998 con l’intitolazione della Scuola all’agente della Polizia di Stato Roberto Antiochia, medaglia d’oro al valor civile, vittima di un agguato mafioso avvenuto a Palermo il 6 agosto 1985 e continuato il 27 maggio 2006 con l’intitolazione del “Polo Didattico” dell’Istituto alla memoria dei fratelli Turazza: Massimiliano, medaglia d’oro al valor civile, ucciso nel 1994 a Fumane (VR) durante un tentativo di sventare una rapina e Davide, anch’egli medaglia d’oro al valor civile, ucciso nel 2005 durante un controllo di polizia.
La memoria di questi ragazzi appartenenti alia Polizia di Stato, con l’estremo sacrificio della loro vita, costituisce la nostra identità e serve da orientamento deontologico soprattutto in un’agenzia educativa quale la Scuola della Polizia di Stato di Pescara impegnata da anni nella formazione degli operatori per il controllo del territorio provenienti dagli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico delle Questure e dai Reparti prevenzione crimine di tutta Italia.
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