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Tantissimi all’inaugurazione del sentiero verso la Grotta di Ciccio e Felice

Tanti avezzanesi sono accorsi per rendere omaggio a un luogo simbolo di rifugio e resilienza durante la Seconda Guerra Mondiale

da Marina Denegri

Ciccio felice

AVEZZANO – Domenica 13 ottobre si è svolta una cerimonia particolarmente toccante per l’inaugurazione del nuovo sentiero verso la Grotta di Ciccio Felice, che ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini, accorsi numerosi per rendere omaggio a un luogo simbolo di rifugio e resilienza durante la Seconda Guerra Mondiale. Le testimonianze di chi ha vissuto quei terribili giorni sotto i bombardamenti hanno fatto vibrare le corde dell’anima, regalando ai presenti momenti di intensa commozione.

La grotta, che fu rifugio per molti durante le incursioni aeree, è oggi un simbolo della resistenza della comunità locale. L’evento è iniziato con una camminata per la pace partita dal parco dei Cunicoli di Cladio, è proseguita lungo il nuovo sentiero nella riserva del Salviano con lo svelamento di una pietra commemorativa all’ingresso del percorso, un atto simbolico per mantenere viva la memoria di quei tempi difficili.

La narrazione storica di GiovanBattista Pitoni ha saputo riportare vividamente alla luce quegli anni drammatici, regalando ai tanti presenti un quadro commovente di come la grotta fu per tanti un luogo di salvezza.

L’assessore Alessandro Pierleoni, promotore dell’iniziativa, ha ringraziato le numerose associazioni presenti -Ethnobrain, Rindertimi, Anpi Marsica, gruppo Agesci, Azione cattolica italiana, Pro Loco di Borgo Incile, Associazione culturale Piazza Cavour,Centro Giuridico del Consumatore, Cai, Ac. Social Dance– e ha sottolineato l’importanza della memoria storica come strumento per educare le future generazioni al valore della pace. “Questo sentiero non rappresenta solo un passaggio fisico verso la grotta, ma un ponte tra il nostro passato e i valori di pace che ci guidano oggi”, ha dichiarato Pierleoni.

L’ampia partecipazione dei cittadini ha reso l’evento ancora più speciale, con famiglie, giovani e anziani uniti nel rendere omaggio a un luogo che ha segnato la storia della comunità.

Diversi rappresentanti delle associazioni coinvolte hanno poi preso la parola per parlare del tema della pace. Claudio Rosini dell’ANPI Marsica, presente con la madre Loreta, vedova del politico Antonio Rosini, salutata da un lungo applauso, ha evidenziato l’importanza di tenere vivo il ricordo per prevenire futuri conflitti.

Maria Pelliccione, del gruppo AGESCI di Avezzano, ha parlato di accoglienza e solidarietà come valori fondamentali, mentre Valerio Montaldi, del Cammino dell’Accoglienza, ha ricordato quanto sia importante camminare insieme verso un futuro più giusto. Dora Ceralli, dell’Azione Cattolica Italiana, ha infine sottolineato il ruolo delle comunità nel mantenere vivo il messaggio di pace.

Toccante, la testimonianza di Adriana Germani di 92 anni: ne aveva 12 quando trovava riparo in quei luoghi immersi nella vegetazione.

La consegna delle targhe commemorative a coloro che hanno contribuito a preservare la memoria della grotta – Antonio La Croia, Bruno Cerratti, Augusto Neri, Giovanbattista Pitoni e Loreta Rosini, ha concluso la cerimonia.

Tra gli intervenuti, l’assessore regionale Mario Quaglieri, il consigliere regionale Massimo Verrecchia, il presidente del consiglio Fabrizio Ridolfi, i consiglieri Ernesto Fracassi e Ignazio Iucci, l’assessore del comune di Luco dei Marsi, Claudia Angelucci.

Un evento che ha toccato profondamente tutti i cittadini presenti, dimostrando ancora una volta che la memoria e la pace camminano mano nella mano verso un futuro migliore.

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